In data odierna DIRIGENTISCUOLA ha trasmesso al Ministro dell’Istruzione, Prof. Bianchi, e, per conoscenza, al Capo Dipartimento, Dr. Versari, al D.G. del personale scolastico, Dr. Serra, ed alle OO.SS. rappresentative dell’Area Istruzione e Ricerca, l’allegata missiva avente ad oggetto la questione inerente la mobilità e l’affidamento degli incarichi dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2021/2022.
La vicenda dei colleghi cosiddetti esiliati, costretti ad accettare l’incarico dirigenziale a migliaia di chilometri di distanza dalla propria residenza e dai propri affetti, è ben nota a tutti, rimbalzata da tempo agli onori della cronaca per la pervicace battaglia portata avanti da chi non si arrende a subire le conseguenze di quello che, come denunciato da DIRIGENTISCUOLA, è stato un palese errore dell’Amministrazione.
Nella missiva inviata al Ministro, si ripercorrono gli eventi a partire dall’estate del 2019, allorquando i criteri di assegnazione proposti da DIRIGENTISCUOLA furono letteralmente snobbati, complice l’acquiescenza delle altre sigle rappresentative. O, se vogliamo, fu probabilmente proprio l’Amministrazione ad essere acquiescente al volere delle OO.SS…ma, pur ribaltando i ruoli e le conseguenti responsabilità, la sostanza non cambia!
Si è continuato a sedare gli animi con la promessa di una fantomatica mobilità straordinaria, priva di alcun fondamento giuridico, cosa di cui i colleghi sono ormai ben consapevoli. Arriviamo ad oggi: si è scatenata una guerra tra poveri, tra dirigenti già in servizio e vincitori in attesa d’incarico. Cui prodest?
La situazione è incandescente, per non parlare della situazione di disagio in cui versa la categoria da un punto di vista lavorativo, privata di quella serenità che, al contrario, dovrebbe essere garantita a chi deve affrontare un compito impegnativo qual è quello di dirigere un’istituzione scolastica.
Preso atto della situazione, DIRIGENTISCUOLA, ancora una volta, si mette a disposizione per trovare un soluzione, invitando l’Amministrazione a convocare le OO.SS. rappresentative, nella speranza che, anche da parte di queste ultime, venga avanzata analoga richiesta. Obiettivo: sedersi intorno ad un tavolo con tutte le parti in causa per trovare il modo migliore per cercare di risolvere definitivamente…quest’odissea senza fine!