Si è tenuto ieri a Roma, presso l’Istituto Tecnico per il Turismo “Cristoforo Colombo”, il convegno Burn out. Dirigenti scolastici: una professione a rischio organizzato da DIRIGENTISCUOLA, cui ha partecipato anche il Ministro dell’Istruzione, Prof. Patrizio Bianchi.
Obiettivo dell’evento quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le forze politiche alla situazione in cui versa la dirigenza scolastica, divenuta ormai insostenibile come emerso a chiare lettere dall’indagine scientifica sul burn out commissionata da DIRIGENTISCUOLA e pubblicata sulla rivista scientifica HR Online. È evidente che le abnormi responsabilità cui sono sottoposti i dirigenti scolastici e la mole indefinita di incombenze quotidiane sono causa di un turbamento psicologico che tende ad assumere i connotati di una vera e propria situazione patologica. Dall’indagine, svolta tramite questionario anonimo e riguardante un campione di ben 728 dirigenti, per la maggior parte donne, pari circa al 10% della rappresentanza nazionale, è infatti emerso che il 52% del personale intervistato ha un alto rischio di esaurimento emotivo e il 23% di depersonalizzazione.
Dati a dir poco allarmanti laddove si consideri che, a fronte di tutto ciò, la categoria non si vede attribuire l’equo riconoscimento retributivo, subendo ormai da troppi anni un’ingiustificata sperequazione rispetto agli altri colleghi di pari fascia.
Una vergogna, questa, che ha indotto DIRIGENTISCUOLA a promuovere iniziative di protesta, partendo con la necessaria richiesta di tentativo di conciliazione e la previsione di una manifestazione a Roma, il 6 dicembre p.v.
“Bisogna riconoscere la scuola come istituzione”: così il Ministro Bianchi, nel corso del suo intervento, nel quale non ha mancato di esprimere la propria comprensione per la fatica quotidiana dei dirigenti scolastici e la difficolta’ umana e organizzativa che emerge dalla ricerca. “Sono anni pesantissimi questi, per tutti. Ho chiara questa sofferenza e bisognerà trovare modo per affrontarla. Sono qui per esprimere cosa ho fatto e cosa faro’”.
Parole importanti quelle del Ministro, ma che rischiano di restare lettera morta se non si riuscirà ad ottenere il giusto coinvolgimento delle forze politiche sulla questione. Motivo per il quale DIRIGENTISCUOLA ha promosso una petizione, da trasmettere al Presidente del Consiglio Draghi, che auspichiamo trovi l’appoggio dell’intera categoria, a prescindere dalla propria appartenenza sindacale.
Alleghiamo i link di parte della rassegna stampa relativa all’evento.
https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AE3G0Gz