Si è appena concluso l’incontro con il Ministro Bianchi, svoltosi in modalità on line, avente ad oggetto il Reclutamento PNRR
In apertura, il Ministro ha illustrato la bozza di riforma della formazione iniziale e del reclutamento docenti, che verrà attuatanell’ottica di un rafforzamento dell’autonomia e dell’innovazione didattica.
La riforma si articola su tre assi:
- uno schema di formazione iniziale degli insegnanti, con un percorso lineare che prevede una Laurea Magistrale o a ciclo unico, un corso di formazione impartito da centri di Ateneo per il conseguimento di 60 crediti formativi, una prova di abilitazione che dà accesso ad un concorso pubblico, al cui superamento si accederà all’anno di prova che si concluderà con la valutazione finale e la definitiva immissione in ruolo. Nella formazione presso gli Atenei si creeranno dei percorsi in stretta correlazione con il mondo della scuola;
- un percorso dedicato per precari che abbiano al loro attivo 36 mesi di attività, i quali potranno accedere direttamente al concorso pubblico e procedere successivamente all’allineamento formativo tramite un contratto part-time ed un percorso finalizzato all’acquisizione di 30 CFU nei centri di Ateneo, con successiva prova di abilitazione ed anno di prova;
- Un meccanismo transitorio che consenta di anticipare l’ingresso dei giovani nel sistema
Sulla bozza di schema si attendono i commenti della Commissione europea, che ha chiesto l’attivazione di un periodo transitorio finalizzato ad arrivare a 70.000, entro il 2024, con il nuovo modello formativo.
Tra le 6 riforme del PNRR, è prevista altresì l’attivazione di una Scuola di alta formazione per il personale in servizio.
A fronte delle proteste del comparto, per essere tale disciplina prevista in uno schema di decreto-legge pur essendo materia di contrattazione, il Presidente Fratta ha evidenziato che si assiste ad un déjà-vu: la mobilità dei dirigenti è stata recentemente disciplinata dal legislatore, sottratta, dunque, ai tavoli negoziali, vicenda che però, in questo caso, non ha sollevato l’indignazione del comparto…
Il Presidente Fratta ha auspicato che si metta a punto un sistema che valorizzi il merito, perché i livelli qualitativi del sistema scuola vanno necessariamente risollevati. DIRIGENTISCUOLA si è riservata di fornire ulteriori osservazioni al Ministero dopo la trasmissione del testo di bozza discusso nell’incontro odierno.