Con la pubblicazione della legge 142 del 21 settembre le misure in materia di lavoro agile per i lavoratori fragili sono di fatto prorogate fino al 31 dicembre 2022, il che costituisce l’ennesimo cortocircuito amministrativo, inevitabilmente ricadente sulle solite spalle forti, ma molto stanche, dei dirigenti scolastici.
Già i docenti non vaccinati che rientravano a lavoro erano necessariamente relegati a funzioni di supporto all’insegnamento, fuori dalla classe, non potendo parimenti esercitare l’insegnamento in DaD in quanto modalità non perseguibile né per loro né per nessun altro docente; il lavoro agile, per la funzione docente non era praticabile.
La disposizione è stata ulteriormente ribadita nel Vademecum con una FAQ appositamente dedicata (la n. 6).
Il lavoratore fragile, la cui persistenza risponde ad una logica illuminata del nostro sistema amministrativo/inclusivo, vaccinato o meno che sia, ha ora il diritto/dovere di esercitare la propria funzione lavorativa in modalità agile: ed è il Ministero che deve chiarire, possibilmente in maniera cristallina, come i dirigenti scolastici possano orientarsi con tutte le categorie professionali cui devono organizzare il lavoro con efficacia, efficienza ed economicità.
Altrimenti assisteremo all’ennesimo guazzabuglio.
DIRIGENTISCUOLA, da par suo, solleciterà con ogni mezzo l’opportuno intervento ministeriale.