Facendo seguito alle recenti dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito, che ha elogiato i docenti per il lavoro extra svolto quotidianamente, riconoscendone lo spirito di sacrificio e di dedizione, DIRIGENTISCUOLA interviene a gamba tesa invitando Valditara a ricordarsi anche dei dirigenti scolastici.

“I dirigenti scolastici – spiega il Presidente nazionale Fratta – lavorano anche 12 ore al giorno per 365 giorni all’anno rinunciando persino alle ferie per svolgere il loro lavoro, e non solo. Molte scuole non hanno DSGA ed assistenti amministrativi così i dirigenti, pur di far funzionare tutto, sono costretti a svolgere anche le funzioni del personale amministrativo. Qualsiasi altro dirigente o funzionario dello Stato incrocerebbe le braccia”.

A fronte di questo spirito di abnegazione, lo Stato non tiene fede agli impegni assunti: non solo non riconosce un centesimo per la perequazione – questione sulla quale DIRIGENTISCUOLA non si arrende e porta avanti la propria battaglia – ma continua a procrastinare l’emanazione dell’atto di indirizzo per la stipula del CCNL relativo al triennio 2019/2021.

“Tutto ciò è inaccettabile – prosegue Fratta – anche alla luce dell’indifferibilità di alcuni problemi che possono essere affrontati e risolti solo in sede contrattuale: mi riferisco alla modifica degli istituti sulla mobilità, presupposto fondamentale per risolvere il problema dei colleghi esiliati a causa di un’errata gestione nell’assegnazione degli incarichi relativi al concorso 2017”.

Il lavoro extra dei dirigenti scolastici non è quantificabile: semmai, è insostenibile. Molte le promesse fatte, tanti gli impegni assunti, rimasti finora disattesi.

“Ci auguriamo – conclude Fratta – che il ministro Valditara e il Governo passino dal pensiero all’azione. I proclami non bastano più, occorrono i fatti”

In allegato le agenzie con le dichiarazioni rilasciate alla stampa da DIRIGENTISCUOLA.