Con un’articolata lettera indirizzata al Ministero dell’istruzione e del Merito, DIRIGENTISCUOLA chiede un risolutivo intervento rispetto ad alcune questioni di non marginale importanza sull’attuazione delle Misure del PNRR.
Al centro del documento non solo le impellenti scadenze, ma anche le difficoltà gestionali che i Dirigenti scolastici rilevano nell’attuazione della progettualità. Difficoltà oggettive che impattano contro l’efficacia degli interventi a cui le Linee guida del Ministero e dell’Autorità di gestione non fanno riferimento .
Il tutto sta acquistando il sapore di un approccio centralista che indebolisce la struttura periferica (scuola) essendo, di fatto, negate le molteplici possibilità di progettazione con i territori e le possibilità che essi possono offrire. Con il PNRR, il miglioramento del sistema scuola ci sembra, al momento, pura illusione. Le misure di cui al DM 65/2023 prevedono la formazione del personale docente secondo un principio di obbligatorietà che, seppur sancito dalla legge, non è recepito nelle norme pattizie. Senza chiarimenti e interventi strutturali, nessun dirigente scolastico può obbligare i docenti alla formazione. Aggiungiamo che anche gli studenti non possono essere obbligati a partecipare ad attività extracurricolari, la cui adesione è facoltativa. Il Pnrr ha determinato un sovraccarico di lavoro all’interno delle segreterie scolastiche. L’organico aggiuntivo ATA non ha risolto il problema poiché permane la criticità della “qualificazione “ del personale nominato . Le scuole faticano a concludere LABS- CLASS, a portare avanti DIVARI, ad assicurare il target. Vedono impossibile l’avvio della linea di investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” in tempi così pressanti, resi tali anche dai continui solleciti da parte del MIM .
RICHIESTE :
- tempi più distesi per affrontare il tutto;
- possibilità di dare inizio a nuove misure del PNRR solo a conclusione dei progetti già avviati;
- possibilità di avanzare libere candidature rispetto alle misure proposte come sta avvenendo per le scuole paritarie che hanno accesso al PNRR in modalità differenti da quelle previste dalla scuole statali, nel nome di una “parità” riconosciuta e , soprattutto, di una valutazione ex ante di fattibilità dell’azione progettuale.
In assenza di risposte DIRIGENTISCUOLA inviterà tutti i dirigenti scolastici al rifiuto di sottoscrivere ulteriori ACCORDI DI CONCESSIONE , difendendo la categoria in ogni sede .