DIRIGENTISCUOLA da ieri sulle principali agenzie di stampa per le proposte avanzate al Ministro al fine di prevenire la violenza di genere.
Ribadiamo la presenza nel percorso contro la violenza di genere e dentro l’educazione contro ogni forma di violenza, con le nostre professionalità, come punto di riferimento per chi ha la responsabilità politica e morale di dare risposte, compiendo scelte di tempi e interventi in un’ottica pluralistica ancorché unitaria.
“Basta, con interventi annunciati sulla scorta dell’emozione. Il sistema scuola ha bisogno di momenti periodici di confronto, di tavoli tecnici tematici, propositivi e risolutivi delle emergenze educative, in primis quello della violenza di genere, incidendo sulle relazioni, sullo sviluppo delle competenze emotive, su un approccio didattico che parta dai problemi. Un dirigente scolastico per ogni scuola, un corpo docente stabile nel tempo, un organico dell’autonomia ampio e variamente qualificato, un aumento dei posti di potenziamento, figure specialistiche incardinate nel sistema come lo psicologo e lo psicopedagogista possono sovvertire tutti quei fatti culturali che si nutrono di pregiudizi, stereotipi, discriminazioni”.
“La scuola italiana – conclude il presidente Attilio Fratta – ha il torto di guardare a sé stessa sempre con gli stessi occhi, con soluzioni tecniche che, lungi dall’essere risolutive, sono ripetitive da almeno 50 anni e che generano meccanismi circolari in cui i problemi si autoalimentano nelle medesime forme, nonostante l’evoluzione dei tempi. Valditara rovesci il sistema scuola con le armi del coraggio e i mezzi del confronto e non si accontenti delle mezze misure “