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Confronto al MIM su Dimensionamento scolastico, contratti pubblici e altro ancora!

Confronto al MIM su Dimensionamento scolastico, contratti pubblici e altro ancora!

Terminato l’incontro al MIM sul tema del dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2024-2025  dopo l’approvazione del Decreto Milleproroghe,  forniamo i primi aggiornamenti sul tema principale  e sull’integrazione dell’ordine del giorno che DIRIGENTISCUOLA ha richiesto di inserire con riferimento alle criticità delle procedure relative al nuovo codice dei contratti.

L’interpretazione del Ministero rispetto ai contenuti dell’articolo 5 del Decreto Milleproroghe è in linea con quanto riportato nel testo di legge. Tutte le Regioni si sono avvalse  della deroga prevista, aumentando fino al 2,5% il numero delle scuole autonome; tutte tranne Veneto e Lombardia. L’aumento delle sedi autonome per il prossimo anno scolastico non determina un aumento dei posti dei Dirigenti scolastici, né ai fini della mobilità né ai fini delle facoltà assunzionali.  Nella “ratio “ della norma, secondo lo stesso Ministero, si rinviene solo ed esclusivamente un interesse ai territori e l’opportunità di “prendere tempo” per venire incontro ad alcune Regioni in situazione di difficoltà a rispettare i tempi di chiusura del procedimento avviato. La norma, dunque, rinvia di un anno la decisione sul taglio delle scuole autonome, disponendo per l’anno prossimo  un maggior numero di scuole in reggenza.

Le Regioni che manterranno  il primo piano di dimensionamento possono capitalizzare le risorse risparmiate per l’istituto delle reggenze “investendo” in un maggior numero di esoneri dei collaboratori del DS.  IL FUN 24-25 è integrato della quota delle reggenze – 185 in più rispetto al previsto.

Nella posizione del MIM nulla di nuovo rispetto alla politica scolastica consolidata. Si preferisce rinviare, prorogare, prendere tempo senza addivenire a soluzioni nuove ed efficaci, consegnando al Paese un aumento ingiustificato di scuole in reggenza che DIRIGENTISCUOLA ha sempre ostacolato .

Quello che DIRIGENTISCUOLA, con forza e vigore, ha sostenuto nel corso dell’odierno confronto è in linea con la politica sindacale quotidianamente condotta. “In un tavolo di confronto – sostiene il Presidente Fratta – non ci accontentiamo della presa d’atto delle determinazioni dell’Amministrazione. Evidenziamo che il decreto Milleproroghe interviene in deroga al decreto sul dimensionamento, nato per eliminare le reggenze,  e paradossalmente finisce con aumentarle!  Se l’obiettivo del Milleproroghe è rivedere i parametri del dimensionamento  e l’impegno dell’Amministrazione va in tale direzione accoglieremo di buon grado la novità, se è la premessa di una auspicata sinergia tra i diversi soggetti istituzionali affinché dal primo settembre 2025 risulti realizzata una decisa riduzione degli attuali coefficienti 900/1000 alunni a non oltre i 600/700 e alla cui stregua ridisegnare un ragionevole dimensionamento scolastico. Ci   aspettiamo 185 posti in più, non 185 reggenze!

L’incontro è stato un momento per ricordare  lo scandaloso ritardo sul rinnovo del Contratto della Dirigenza scolastica scaduto da ben sei anni, da cui dipendono le procedure di mobilità. Il ritardo – continua Fratta – si ripercuoterà anche per quest’anno sulle procedure ordinarie di mobilità su cui ci troveremo a discutere tra pochi mesi , senza poter attingere a nuovi istituti  che solo il Contratto potrà fornirci. Abbiamo avuto due conferme, comunque, confortanti: l’atto d’indirizzo per il rinnovo contrattuale è al vaglio del MEF per come avevamo anticipato; gli aumenti stipendiali  del CIN ultimo sono garantiti anche per il prossimo anno scolastico“.

Nel merito dei Contratti pubblici e delle nuove procedure introdotte dal 1° gennaio, pur avendo preso atto del Comunicato ANAC e delle modalità transitorie disposte fino al 30 settembre 2024 per gli acquisti inferiori  5 mila euro,   il Presidente  ha ribadito che “ l’ennesima proroga che rinvia il problema  non risolve il problema e  non è accettabile! Si richiede di rivedere in toto le nuove procedure ANAC  che, per le istituzioni scolastiche e per la specificità del contesto,  non possono funzionare. Non si possono condurre le scuole alla paralisi amministrativa poiché attorno alle gestione delle procedure amministrative vi è la necessità di garantire il diritto allo studio che da pochi giorni risulta compromesso.

Su questo punto l’intervento del dott. Recinto – Capo di Gabinetto del Ministero dell’istruzione –   ci ha alla fine confortato, dando conferma di un imminente tavolo di confronto più ampio.

Altri tavoli di confronto saranno  a breve convocati  sui temi  della proroga contratti ATA – PNRR e Agenda Sud – Codice degli appalti  e FUN.

Seguiranno approfondimenti e aggiornamenti.

In allegato l’intervento del presidente Attilio Fratta.

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