DIRIGENTISCUOLA invia alla Camera la proposta emendativa riferita all’art. 5 c. 83 ter del DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2023, n. 215 (MILLEPROROGHE).
Il testo dell’emendamento si inserisce all’interno dell’argomento del dimensionamento scolastico, laddove il legislatore ha previsto “[…] In ogni Regione il numero di autonomie scolastiche attivate in misura non superiore al 2,5 per cento di cui al secondo periodo non rileva ai fini della mobilita’ e delle nomine in ruolo dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali ed amministrativi”.
DIRIGENTISCUOLA chiede che il numero delle autonomie attivate nella misura del 2,5% sia, invece, utile non solo ai fini della mobilità sin dall’anno scolastico 24/25, ma anche ai fini delle facoltà assunzionali, in vista delle procedure concorsuali in via di espletamento.
“Il processo di dimensionamento delle scuole, voluto dal PNRR, – afferma il presidente Fratta – ha mortificato il sistema educativo e formativo. I tagli ci consegneranno a settembre un numero di scuole sovradimensionate difficili da gestire. La deroga temporanea prevista dal Milleproroghe non fa altro che aumentare per un solo anno il numero di scuole autonome in reggenza, senza Ds e DSGA titolari, egualmente difficili da gestire. La situazione non solo diventa paradossale, ma incomprensibile. L’emendamento, dunque, va nella direzione di rendere permanenti gli effetti della deroga, consentendo sin da subito la nomina di un dirigente scolastico titolare sulle autonomie scolastiche per rivedere, nel frattempo, l’attuale parametro di dimensionamento (900-1000 alunni), ad oggi oggettivamente inconciliabile con la qualità del servizio pubblico dell’istruzione. Riteniamo, altresì, che gli obiettivi del PNRR possano essere modificati. Ci hanno dimostrato che il PNRR non è un piano rigido ed è per questo che siamo convinti che la proposta di emendamento sia una strada più che realistica da percorrere. Voglio augurarmi che l’On. Ministro… batta i piedi: il parametro ideale deve essere 700-800 con le opportune deroghe per le situazioni particolari sia per motivi geografici, che per disagi socio-culturali. Solo vent’anni fa i dirigenti erano oltre 18.000, ogni istituto aveva un dirigente. Oggi l’organico si aggira sui 7.500 e diminuirà ulteriormente non certo per il calo demografico. Il parametro da prendere in considerazione è il LIVELLO CULTURALE, ovvero il CAPITALE CULTURA che, essendo INVISIBILE, non viene VALUTATO nel corso della formazione. Qualsiasi forma di controllo e/o di valutazione e anche di gratificazione del passato recente è stata abrogata. Vedi note di qualifica e concorsi per merito distinto.”