Dopo il lancio della PETIZIONE SULLA GESTIONE DEI FONDI PNRR, e l’eco delle agenzie di stampa, registriamo oggi l’interesse di altre sigle sindacali sui problemi della Dirigenza scolastica, tra chi chiede l’ennesima proroga della tempistica PNRR e chi proclama lo stato di agitazione fornendo un elenco, neanche troppo lungo, dei problemi della categoria.
Ci fa piacere constatare che la nostra petizione, che invitiamo tutti i dirigenti scolastici d’Italia a sottoscrivere, sia accompagnata favorevolmente dalla posizione di altre sigle che alla data del 10 aprile ricordano annose questioni irrisolte.
UNA FRA TUTTE. LA TEMPISTICA DEL PNRR.
Siamo sicuri che per le sigle di comparto la richiesta di revisione delle tempistiche del PNRR è pensata per alleggerire i pesi della dirigenza scolastica?
Proprio ieri in Parlamento era in discussione la proroga dei contratti dei collaboratori scolastici – organico PNRR e AGENDA SUD – al 30 giugno. Sarà un caso? Vogliamo pensare di sì, anche se immediatamente il pensiero va ad un’abile mossa strategica che tira in ballo lo stato d’animo inferocito di una categoria, su cui pesano enormi responsabilità erariali nella gestione della progettualità, per dare risposte concrete ad altra categoria, maggiormente rappresentata nelle sigle di comparto.
Nel rispetto del lavoro di tutti e nella piena consapevolezza dell’importanza di maggiori risorse umane qualificate per la gestione ordinaria dell’istituzione scolastica, a prescindere dal PNRR, siamo proprio sicuri che le difficoltà della dirigenza scolastica oggi, in tema di PNRR, siano legate ad un collaboratore scolastico in più o in meno?
Non ne siamo proprio convinti. Il PNRR per noi sta diventando un problema serio solo per la dirigenza scolastica, essendo preoccupati per i provvedimenti al varo del Parlamento che preannunciano multe salate per i dirigenti della P.A. che sono in ritardo con la tempistica e gli adempimenti.
Leggere di sospensione dello stipendio fino a due anni per i dirigenti in ritardo con milestone, target e pagamenti PNRR è semplicemente vergognoso oltre che inaccettabile: suona come una vera e propria provocazione nei confronti di una categoria che sta facendo sforzi sovrumani, peraltro non riconosciuti, per evitare che la barca affondi.
Anche questa misura suona come l’ennesima MINACCIA che si aggiunge all’altra MINACCIA del “ commissariamento delle scuole per ritardi sulla gestione di fondi che non sono stati chiesti e che vanno spesi … a prescindere!!
Commissariate tutte le scuole d’ITALIA verrebbe da dire! Inviate commissari a dare una mano ai dirigenti. Dopo 24 ore si dimetteranno.
La nostra priorità legata al PNRR per il momento è questa. Rappresentare la contrarietà e frenare una imminente disposizione legislativa iniqua, ingiusta, specie per i dirigenti della scuola, e per farlo abbiamo bisogno dell’unità di una intera categoria che attraverso la petizione dovrà dare segni tangibili, non solo di protesta, ma anche di consapevolezza della infuocata realtà che si prospetta e che non cambierà , di certo, con un collaboratore scolastico in più!