Oggi al MIM- La bozza di decreto sul liceo made in Italy

Oggi al MIM- La bozza di decreto sul liceo made in Italy

Si è svolto oggi al ministero  l’incontro informativo sul liceo made in Italy .

Il direttore generale Fabrizio Manca ha illustrato la bozza di decreto  “concernente la definizione del quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del percorso liceale del «made in Italy», integrativo del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89” che , in sostanza,  regolamenta  il nuovo percorso liceale  che va ad aggiungersi  agli attuali  artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, delle scienze umane.

Quindi, non un’opzione o declinazione dei percorsi già esistenti, ma un nuovo assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del sistema dell’istruzione secondaria superiore.

Gli obiettivi sono chiaramente indicati nel decreto medesimo oltre che nella legge istitutiva: acquisire conoscenze e competenze relative al mondo delle imprese, conoscere i principi e gli strumenti per la gestione d’impresa, nonché le tecniche e le strategie di mercato per le imprese del made in Italy.

Si tratta di un obiettivo che il ministero intende raggiungere attraverso un rafforzamento delle discipline giuridiche ed economiche e con l’introduzione dei  Laboratori interdisciplinari e l’anticipazione, non obbligatoria,  del PCTO al 2° anno del primo biennio.

DIRIGENTISCUOLA è intervenuta esprimendo apprezzamenti per un verso ma sollevando anche diverse perplessità. Nello specifico: “Abbiamo visionato l’impianto complessivo, ne apprezziamo la chiara ed evidente volontà di rivalutazione del made in Italy pur non avendo, al momento, dati per esprimerci su quella che sarà l’effettiva ricaduta formativa. La fretta con cui è partito il nuovo assetto ordinamentale non ci consente, al momento di avere dati sui quali fondare ulteriori considerazioni.  Dare forza al made in Italy è di per sé un aspetto positivo, ma non possiamo non esprimere il timore che il nuovo indirizzo possa negativamente incidere sul dato delle iscrizioni ai professionali già esistenti con lo specifico indirizzo “Industria ed Artigianato per il made in Italy”.

Forse si poteva tentare di perseguire l’obiettivo anche attraverso il potenziamento dell’esistente conferendo maggiore rilevanza ai contenuti specifici, in tal senso orientati.  Il nuovo impianto mutua diversi elementi dall’attuale professionale e dal tecnico economico.  La metodologia e l’impianto, nonostante il tentativo dei laboratori interdisciplinari, rimane, però, prettamente di tipo liceale anche perché il decreto, in via di emanazione, è incardinato all’interno del DPR 89/2010.  Andrebbe meglio definita la progettazione dei laboratori interdisciplinari affidati all’autonomia delle istituzioni scolastiche, purtroppo sempre ad organico invariato e a costo zero.”

 

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