Evidentemente esiste ancora la COSCIENZA o, come direbbe Freud, il SUPER-IO, ovvero il giudice che è dentro di noi e che ci tormenta.
L’O.S. responsabile di… aver fatto o fatto fare i figli ciechi, come sempre succede quando si fanno le cose in fretta per favorire alcuni e danneggiare altri, sperando che nessuno se ne accorga perché in tutt’altre faccende affaccendati (chiusura dell’anno scolastico, esami, mobilità, ecc…) a partire dal Ministro impegnato a presiedere il G/7 dei Ministri dell’Istruzione, ora corre ai ripari sbagliando un’altra volta. Chi sbaglia e si rende conto dei danni alla categoria cerca di rimediare, ammettendo di aver sbagliato, non cerca di stendere in velo pietoso giustificando i “colleghi dirigenti” del MIM costretti a lavorare sotto pressione, per concludere che, così come noi oggi li ASSOLVIAMO, devono fare la stessa cosa quando sotto pressione stanno i dirigenti scolastici che, invece, vengono massacrati e sanzionati anche per delle banalità.
Il paragone non regge! I dirigenti scolastici sono continuamente sotto pressione e non per scelta loro. I “colleghi dirigenti” del MIM hanno scelto di stare sotto pressione nel momento in cui, ignorando la loro stessa proposta di rinviare le cose al prossimo anno con tempi più distesi, proprio per evitare errori, hanno sposato la causa dell’unica O.S. che oggi… chiede clemenza lasciando però danni e cadaveri sulla strada!
Altro che clemenza! Vanno trattati così come loro trattano i dirigenti scolastici. Assistiamo tutti i giorni a vere e proprie persecuzioni e irrogazioni di sanzioni illegittime, ingiuste e pesantissime fino al licenziamento, inducendo i colleghi a ricorrere al Giudice che però decide dopo anni e dopo che la vittima di turno è stata massacrata.
Altro che indulgenza!!
Quello che è successo in questi giorni non ha precedenti nella storia del Ministero dell’Istruzione, ora del Merito. Già solo a ri-raccontarne le vicissitudini cadremmo noi stessi in inganno.
Ora quello che tutti si chiedono è: perchè? Come mai è potuto accadere?
Abbiamo già tentato un’analisi della faccenda ma il risultato, almeno allora, è stato l’ennesimo, enorme, punto interrogativo. Ma ora abbiamo qualche elemento in più.
L’o.s., che, dissenatamente, ha generato l’emanazione del decreto sulle fasce, fa ora una clamorosa marcia indietro spingendosi ad una compravendita di indulgenze preventiva, con questo assunto: sbagliare è umano, i capi dipartimento ministeriali hanno sbagliato (stanno continuando a sbagliare, ndr) e quindi siamo a credito di indulgenze su futuri errori dei dirigenti scolastici – di quale sigla? La loro o tutte? Come diavolo si faccia a incassare un tale credito dall’Amministrazione rimane un mistero mistico!
Tanto perchè, ricordiamolo, il capo dipartimento J. Greco aveva chiesto di soprassedere, per quest’anno, alla collocazione delle scuole in nuove fasce di complessità scaturentesi dal Decreto di emanazione dei nuovi criteri. Poi una sola o.s., in disaccordo con tutte le altre, DIRIGENTISCUOLA compresa, presenta un proprio lavoro sull’argomento e magicamente il Ministero, ossia i capi dipartimenti coinvolti, ossequiosamente, provvedono; con lo strascico, non ancora concluso, di caos mai visto prima!
E ora? La compravendita di indulgenze preventiva non può essere accettabile. Non deve poterlo essere! Ad horas ci sono dei colpevoli il cui dolo, beninteso tutto da dimostrare, non vogliamo neanche valutare, ma la cui colpa deve pur comportare delle ripercussioni a meno che il decisore politico non ne sia direttamente coinvolto!
Il Ministro Valditara, che dichiarava di non essere a conoscenza della realtà storica dei fatti de quo, stavolta non può soprassedere dal prendere dei seri provvedimenti come seri e corretti sono stati il suo agire, i suoi comportamenti, i suoi intenti fino ad ora.
E noi vogliamo crederci. Ma ci sia consentito almeno un po’ di sarcasmo!
Straordinaria la chiave di lettura che si dà sul risultato degli atti amministrativi recenti. Si dà finalmente prova di essere talmente addentrati nel lavoro degli altri da sapere che il tutto è dovuto alla pressione cui sono sottoposti.
E non possiamo che appoggiarli condividendone l’interpretazione.
Se negli ultimi giorni ai colleghi è capitato di pensare:
- che alla base della straordinaria capacità amministrativa dimostrata nel commettere errori sempre nuovi vi fosse una sconsiderata dose di menefreghismo;
- che a gestire i destini personali e professionali vi sia gente che non ha la minima idea del concetto di complessità di scuola, avendo visto la loro scuola di frontiera collocata in FASCIA C;
- che la pubblicazione di 4 allegati in 48 ore fosse un gioco per tenere allenata la vostra mente;
sappiano che sono nel torto. La colpa è della pressione generata da “agenti esterni”. Quali?
Certo conosciamo bene quello di cui si parla. Non c’è da meravigliarsi delle difficoltà dei “colleghi ministeriali”, che hanno dovuto pubblicare ben quattro versioni di un documento in pochi giorni. Un’impresa sovrumana, non c’è dubbio. E che dire delle riunioni senza preavviso che anche voi, cari soci, gestite a meraviglia nelle vostre scuole?! Cosa aggiungere poi sugli atti amministrativi di rettifica senza motivazione che quotidianamente emettete?!
Che brutta bestia la pressione sul lavoro! Essere in balia degli altri, fino a perdere la coscienza di quello che si fa. Capita sovente che certa pressione ci porta a perseverare su una strada palesemente errata, fino ad ignorare costantemente i suggerimenti, i dati e il buon senso comune! Come non essere solidali con chi persevera con costanza nell’errore?! Con chi ci fa assaporare il brivido della perenne incertezza?!
Anche la questione della scuola aggregata/aggregante che ha fatto dimenticare i criteri del contratto è colpa di questa maledetta e insinuante pressione! Ne siamo certi!
Come non essere vicini ai dirigenti del MIM e ai “colleghi” dei dirigenti del MIM che sanno già quali vie far prendere ai dirigenti scolastici nel caso tutto continuasse a non funzionare! Non resterebbe, ovviamente, che il ricorso alle vie legali, con tutte le sue meravigliose sorprese! Semplice no!
La soluzione è a portata di mano. Non disperiamo. Reclami e ricorsi per il resto dell’esistenza per evitare i disastri della pressione !! Un pensiero geniale davvero! E con queste premesse siamo certi che la pressione continuerà.
A DIRIGENTISCUOLA non resta che ringraziare per le occasioni fornite dai colleghi del MIM e dagli amici dei colleghi del MIM, senza i quali le nostre giornate sarebbero meno intense e più giuste.