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RI-PARTONO LE REGGENZE

RI-PARTONO LE REGGENZE

Tra  i due litiganti il terzo gode!

Doveva essere questo l’anno della fine delle reggenze, invece aumenteranno.

Lo ha stabilito il MIM diramando ieri la nota a firma della Dr.ssa Palermo con la quale ha invitato i DD.GG. degli USR a procedere all’affidamento di tutte le sedi vacanti (nominali + destinate ai riservisti).

La triste e deludente vicenda è nota:

  • Il primo agosto il MIM pubblica la graduatoria dei titoli del concorso riservato. Tre colonne: voto titoli culturali – voto titoli professionali e di servizio – voto totale titoli.
  • Il nove agosto pubblica la “graduatoria definitiva” con una sola colonna contenente il voto totale: titoli + prove esami, senza annullare la precedente, che scompare dal web, e senza modificare alcuna norma. Applicando le stesse norme vengono pubblicate due diverse graduatorie. Quale miglior assist per il ricorsificio? Va aggiunto poi l’errore di somma dei punteggi.
  • Ci sono tutti gli ingredienti per accelerare la macchina dei ricorsi già in moto da tempo.
  • Dirigentiscuola pubblica ben due comunicati per fare chiarezza sulle norme. Ovviamente ognuno legge e interpreta secondo i propri interessi accusando DIRIGENTISCUOLA di schierarsi a favore degli uni o degli altri mentre l’unico obiettivo, facendo chiarezza sulle norme, era ed è quello di prevenire quello che poi sarebbe successo.
  • A creare ulteriore confusione il noto sindacato il cui unico interesse è rastrellare qualche delega: prima si attribuisce il merito di aver fatto prevalere il proprio punto di vista, poi, quando si scatena il finimondo conseguente alle sospensive del TAR, cerca di buttare acqua sul fuoco offrendo assist al ministro per sedare  gli animi esasperati; infine, dopo il rigetto della richiesta di anticipazione annuncia che il 5 non ci sarà alcun pronunciamento e che il 9 gli incarichi saranno assegnati!

Nel caos totale il Ministero, dovendo “garantire” il regolare avvio dell’anno scolastico, non potendo aspettare le decisioni delle camere di Consiglio del 5 settembre e dell’8 ottobre, sapendo che poi ci saranno contro ricorsi e appelli che fomenteranno ulteriormente il contenzioso che durerà qualche altro anno…fino a quando, per azzerarlo, il Parlamento non varerà un altro provvedimento per porre fine al contenzioso. Si  decide di assegnare tutte le sedi libere in reggenza. Operazione temporanea? Nel Bel Paese non c’è niente di più definitivo delle scelte provvisorie .

Il problema è che il caos non è un castigo di Dio! Gli errori li fanno gli uomini ma nella pubblica amministrazione chi sbaglia non paga, anzi viene promosso: promoveatur ut amoveatur! Anche l’a.s. 2024/2025 avrà il suo record di reggenze che, invece, dovevano scomparire.

Già lo scorso anno DIRIGENTISCUOLA, per assicurare un dirigente in ogni scuola, consigliò al Ministro di ripristinare il vecchio istituto dell’incarico di presidenza: la legge esiste ancora come esistono i presidi incaricati fino a quando la graduatoria non sarà esaurita.

Lo riproponiamo con forza anche quest’anno. Bastano pochi giorni se c’è la volontà politica e la volontà di investire nella scuola e per la scuola: le reggenze hanno un costo irrisorio!!

In tutta questa vergognosa vicenda, che non ha precedenti nella storia, chi ci guadagna sono gli avvocati che hanno scoperto l’eldorado.

Il divide et impera regna sovrano!

DIRIGENTISCUOLA ha chiesto un incontro urgente al Ministro per dare il proprio contributo. Se il ministero prima di prendere decisioni si confrontasse con le OO.SS. le cose andrebbero in altro modo. Anche questo è il segno dei tempi: si diramano disposizioni senza alcuna informazione alle OO.SS.

“Voglio solo augurarmi che il Ministro – conclude il Presidente Fratta – convochi il prima possibile le parti. I problemi vanno risolti al tavolo non nei tribunali. Lo stesso invito lo rivolgo agli interessati: l’un contro l’altro armati non porta da nessuna parte. Le guerre tra poveri sono sempre dannose. Alla fine ci rimettono tutti e questa è l’ennesima prova: non ci sarà alcun incarico….per il momento?”

 

 

 

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