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RASSEGNA STAMPA

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DirigentiScuola, ancora 519 scuole in reggenza
DirigentiScuola, ancora 519 scuole in reggenza Fratta, ‘tra Tar e Pnrr per i presidi incombenze enormi’ (ANSA) – ROMA, 16 SET – “L’anno scolastico inizia con le solite e ormai ataviche criticità per i dirigenti scolastici. Ormai non è più tempo di attendere o stare a guardare, chiediamo che venga fatta definitivamente luce su aspetti che attendono soluzioni immediate”. A dirlo è DirigentiScuola, sindacato dei presidi, nella giornata di inaugurazione dell’anno scolastico previsto a Cagliari alla presenza del ministro Valditara, dopo un incontro al ministero dell’Istruzione e del Merito per fare un punto sulla situazione, ma soprattutto per mettere sul tavolo questioni urgenti che non possono più aspettare. “Attendiamo con ansia – sottolinea il sindacato – che venga risolta la grave questione dell’affidamento degli incarichi sia nel concorso riservato che in quello ordinario. Siamo appesi alla decisione del Tar. Nel frattempo non ci sarà alcun affidamento di incarico ai nuovi dirigenti e le 519 scuole continueranno ad essere affidate in reggenza. Al momento si contano circa 800 scuole senza dirigente titolare tra quelle che attendono le risoluzioni del giudice e quelle che in via ordinaria afferiscono a incarichi nominali per distacchi, comandi e altre tipologie di servizio. La situazione è critica: l’incarico aggiuntivo di reggenza mostra sempre più i suoi lati deboli contribuendo a rendere il sistema scuola assai vulnerabile. Riteniamo sia un dovere dell’amministrazione garantire un dirigente titolare per ogni istituto, le soluzioni ci sono e le abbiamo più volte suggerite”. Inoltre, per i presidi “i progetti legati al Pnrr continuano a essere in ritardo, contrariamente a quello che si vuole far credere. Molte scuole attendono ancora l’erogazione dei fondi specifici per il pagamento dei fornitori, nonostante abbiano correttamente concluso la rendicontazione finale. Consigliamo all’amministrazione di volgere uno sguardo alle scuole in reggenze e a quelle dimensionate che si trovano a gestire una progettualità raddoppiata”. DirigentiScuola ha invitato l’Amministrazione a rivedere le scadenze e renderle , una volta per tutte, coerenti con i tempi della scuola, chiedendo di dedicare ad essa anche uno specifico incontro con le parti sindacali, quali autorevoli portavoce di vincoli e risorse del mondo dell’istruzione. “Si ha l’impressione – afferma il presidente Attilio Fratta – che le regole vengano costantemente violate. Se si pensa che molte situazioni critiche diventano tali proprio per la mancanza di informazione preventiva, si comprende come il rispetto delle regole costituisca una buona formula per la prevenzione delle criticità evidenziate, nell’interesse della categoria, ma anche dell’intero sistema d’istruzione e della sua qualità. Rimaniamo fiduciosi sugli sviluppi futuri e sulle azioni concrete che l’amministrazione da qui a breve saprà concretizzare, preso atto dell’attenzione che ha prestato alle nostre richieste. Una cosa è certa: non staremo a guardare”.
Scuola, DirigentiScuola: ancora 519 scuole in reggenza -2- Scuola, DirigentiScuola: ancora 519 scuole in reggenza -2- Roma, 16 set. (askanews) – Inoltre, per i presidi “i progetti legati al Pnrr continuano a essere in ritardo, contrariamente a quello che si vuole far credere. Molte scuole attendono ancora l’erogazione dei fondi specifici per il pagamento dei fornitori, nonostante abbiano correttamente concluso la rendicontazione finale. Consigliamo all’amministrazione di volgere uno sguardo alle scuole in reggenze e a quelle dimensionate che si trovano a gestire una progettualità raddoppiata”. DirigentiScuola ha invitato l’Amministrazione a rivedere le scadenze e renderle , una volta per tutte, coerenti con i tempi della Scuola, chiedendo di dedicare ad essa anche uno specifico incontro con le parti sindacali, quali autorevoli portavoce di vincoli e risorse del mondo dell’istruzione. “Si ha l’impressione – afferma il presidente Attilio Fratta- che le regole vengano costantemente violate. Se si pensa che molte situazioni critiche diventano tali proprio per la mancanza di informazione preventiva, si comprende come il rispetto delle regole costituisca una buona formula per la prevenzione delle criticità evidenziate, nell’interesse della categoria, ma anche dell’intero sistema d’istruzione e della sua qualità. Rimaniamo fiduciosi sugli sviluppi futuri e sulle azioni concrete che l’amministrazione da qui a breve saprà concretizzare, preso atto dell’attenzione che ha prestato alle nostre richieste. Una cosa è certa: non staremo a guardare”

 

9CO1567791 4 POL ITA R01 SCUOLA, DIRIGENTISCUOLA A VALDITARA: NON VA TUTTO BENE, SI CONFRONTI CON NOI (9Colonne) Roma, 17 set- “In occasione della cerimonia di apertura del nuovo anno scolastico, particolare attenzione abbiamo riservato al Suo discorso inaugurale. Davanti alle autorità, alle famiglie, agli studenti, ai bambini, ai docenti e ai dirigenti scolastici, l’Italia ha assistito, ancora una volta, alla Sua visione ottimistica della scuola italiana. Siamo consapevoli che i problemi che ha ereditato sono numerosi e complessi, e non vogliamo certo negare gli sforzi che sta compiendo per affrontarli. Tuttavia, ci permettiamo di dissentire dalla Sua visione ottimistica, poiché l’esperienza quotidiana di dirigenti scolastici, studenti, docenti e famiglie racconta una realtà ben diversa, fatta di criticità che richiedono attenzione concreta e una reale condivisione delle soluzioni”. Così il sindacato dei presidi DirigentiScuola in una lettera aperta indirizzata al ministro dell’Istruzione del Merito, Giuseppe Valditara. “Come associazione sindacale- si legge nella lettera pubblicata sul sito dell’Associazione- che tutela i dirigenti scolastici e, con loro, l’intero sistema scolastico, sentiamo l’urgenza di rappresentare la realtà di ogni giorno e di trovare soluzioni concrete e immediate. Vorremmo discutere, ad esempio, della situazione delle 800 scuole in reggenza senza un dirigente titolare e delle 1600 istituzioni scolastiche costrette a operare con un dirigente a “mezzo servizio”. Vorremmo inoltre affrontare il problema delle circa 500 scuole sovradimensionate dal piano di razionalizzazione, che si trovano a gestire procedure amministrative e contabili complesse, aggravate dall’applicazione delle misure del PNRR. Vorremmo discutere anche di edilizia scolastica, del crollo dei soffitti, della carenza di personale, del precariato dilagante, dell’inclusione scolastica, della presenza crescente di alunni stranieri, della formazione del personale, della valutazione degli studenti e del corpo docente, nonché delle risorse umane e finanziarie. Molti i nodi da sciogliere per una trasformazione profonda, aperta al pluralismo di idee, culture e programmi e non siamo neanche all’inizio. Ci incontri e si confronti con noi. Solo allora, potremo davvero dire che “tutto va bene”.

 

Scuola, DirigentiScuola: non va tutto bene, Valditara ci incontri “Molti i nodi da sciogliere per una trasformazione profonda” Roma, 17 set. (askanews) – “In occasione della cerimonia di apertura del nuovo anno scolastico, particolare attenzione abbiamo riservato al Suo discorso inaugurale. Davanti alle autorità, alle famiglie, agli studenti, ai bambini, ai docenti e ai dirigenti scolastici, l’Italia ha assistito, ancora una volta, alla Sua visione ottimistica della scuola italiana. Siamo consapevoli che i problemi che ha ereditato sono numerosi e complessi, e non vogliamo certo negare gli sforzi che sta compiendo per affrontarli. Tuttavia, ci permettiamo di dissentire dalla Sua visione ottimistica, poiché l’esperienza quotidiana di dirigenti scolastici, studenti, docenti e famiglie racconta una realtà ben diversa, fatta di criticità che richiedono attenzione concreta e una reale condivisione delle soluzioni”. Così il sindacato dei presidi DirigentiScuola in una lettera aperta indirizzata al ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara. “Come associazione sindacale- si legge nella lettera pubblicata sul sito dell’Associazione- che tutela i dirigenti scolastici e, con loro, l’intero sistema scolastico, sentiamo l’urgenza di rappresentare la realtà di ogni giorno e di trovare soluzioni concrete e immediate. Vorremmo discutere, ad esempio, della situazione delle 800 scuole in reggenza senza un dirigente titolare e delle 1600 istituzioni scolastiche costrette a operare con un dirigente a “mezzo servizio”. Vorremmo inoltre affrontare il problema delle circa 500 scuole sovradimensionate dal piano di razionalizzazione, che si trovano a gestire procedure amministrative e contabili complesse, aggravate dall’applicazione delle misure del PNRR. “Vorremmo discutere anche di edilizia scolastica, del crollo dei soffitti, della carenza di personale, del precariato dilagante, dell’inclusione scolastica, della presenza crescente di alunni stranieri, della formazione del personale, della valutazione degli studenti e del corpo docente, nonché delle risorse umane e finanziarie. Molti i nodi da sciogliere per una trasformazione profonda, aperta al pluralismo di idee, culture e programmi e non siamo neanche all’inizio. Ci incontri e si confronti con noi. Solo allora, potremo davvero dire che ‘tutto va bene'”, conclude il sindacato.

 

SCUOLA, DIRIGENTISCUOLA: BENE RIPRISTINARE CULTURA RISPETTO MA BISOGNA ANCHE PREVENIRE

ROMA, 25 SET – “Ben venga il tentativo di ripristinare la cultura del rispetto nell’ambiente scolastico, ma il terreno più impervio da percorrere rimane quello della prevenzione, dell’educazione e della formazione degli studenti”. Così il sindacato dei presidi, DirigentiScuola commenta le legge sulla riforma del voto in condotta a scuola.
“La pratica della cultura del rispetto- chiude la nota del presidente Attilio Fratta – è ancorata, oggi più di ieri, ad un cambio consapevole di prospettiva, verso la quale un ruolo genitoriale attivo risulta essere assolutamente determinante”.

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