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RASSEGNA STAMPA

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MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2024 16.01.56

Manovra: DirigentiScuola, nessun investimento sull’istruzione ‘Promesse non mantenute, pronti allo stato di agitazione’ (ANSA) – ROMA, 23 OTT – “Abbiamo, invano, atteso il testo della Manovra per vedere quanto interesse e quante risorse fossero riservate alla scuola. Prendiamo atto che, nonostante promesse e rassicurazioni, il governo non ha alcuna intenzione di investire nell’istruzione e nella scuola che rimane la cenerentola d’Italia. Un quadro desolante che non trova certamente riparo nella previsione di un generico stanziamento triennale – decrescente – di un “fondo per la valorizzazione del sistema scolastico” per gli anni 2025, 2026 e 2027. Non che avessimo troppi dubbi, visto che sono mesi che chiediamo al Ministero di convocarci per affrontare le tematiche di interesse per la scuola e, in particolare, per la categoria dei dirigenti scolastici, alcune delle quali sono diventate delle vere e proprie emergenze”. Così in una nota DirigentiScuola, sindacato dei presidi, commenta la Legge di Bilancio che inizia il suo iter parlamentare. “L’elenco di istanze e urgenze è lungo e a parte i rinnovi del contratto – attesi da tempo – è chiaro che nessuno ha la volontà di investire davvero sul futuro dei nostri ragazzi”. “Sono troppe – sottolinea il presidente Attilio Fratta – le vessazioni che la categoria è costretta a subire. Da tempo ci vengono fatte promesse di convocazioni che, puntualmente, non si concretizzano. Ogni incontro annunciato viene rinviato, ignorato o cancellato senza spiegazioni plausibili, lasciando i sindacati in balia dell’incertezza e dell’indifferenza. Assistiamo ad una gestione delle relazioni sindacali al limite della condotta antisindacale, ma anche prive di ogni minimo riferimento deontologico. Chiediamo con forza che l’amministrazione cambi rotta. Rimanendo così la situazione non ci resterà nel caso che proclamare lo stato di agitazione della categoria”. (ANSA).

Manovra: sindacato dirigenti scolastici, pronti a stato agitazione Napoli, 23 ott. (LaPresse) – “Abbiamo, invano, atteso il testo della Manovra per vedere quanto interesse e quante risorse fossero riservate alla scuola. Prendiamo atto che, nonostante promesse e rassicurazioni, il governo non ha alcuna intenzione di investire nell’istruzione e nella scuola che rimane la cenerentola d’Italia. Rimanendo così la situazione non ci resterà nel caso che proclamare lo stato di agitazione della categoria”

MANOVRA. DIRIGENTISCUOLA: NESSUN INVESTIMENTO SU ISTRUZIONE PRESIDI: “PROMESSE NON MANTENUTE, PRONTI A STATO DI AGITAZIONE” (DIRE) Roma , 23 ott.
Un quadro desolante che non trova certamente riparo nella previsione di un generico stanziamento triennale – decrescente – di un “fondo per la valorizzazione del sistema scolastico” per gli anni 2025, 2026 e 2027. Non che avessimo troppi dubbi, visto che sono mesi che chiediamo al Ministero di convocarci per affrontare le tematiche di interesse per la scuola e, in particolare, per la categoria dei dirigenti scolastici, alcune delle quali sono diventate delle vere e proprie emergenze”. Così, in una nota, DirigentiScuola,..

 

SCUOLA DIMENTICATA, PRONTI A STATO DI AGITAZIONE (9Colonne) Roma, 23 ott –

MANOVRA: PRESIDI, ‘BASTA SOTTRARRE RISORSE ALLA SCUOLA’Sono troppe – sottolinea il presidente Attilio Fratta – le vessazioni che la categoria è costretta a subire. Da tempo ci vengono fatte promesse di convocazioni che, puntualmente, non si concretizzano. Ogni incontro annunciato viene rinviato, ignorato o cancellato senza spiegazioni plausibili, lasciando i sindacati in balia dell’incertezza e dell’indifferenza. Assistiamo ad una gestione delle relazioni sindacali al limite della condotta antisindacale, ma anche prive di ogni minimo riferimento deontologico.

 

 

‘BASTA SOTTRARRE RISORSE ALLA SCUOLA’ = Valditara dica come mantenere impegni presi Roma, 12 ott. (Adnkronos) – ”Il governo è alle prese con una manovra attesa in consiglio dei ministri che già si annuncia ‘piena di sacrifici’, per stare alle parole del ministro Giorgetti che proprio oggi chiede nuovamente ai ministri di ”tagliare”, altrimenti sarà costretto lui a fare ”la parte del cattivo”. I presidi italiani, invece, si sono sentiti raccontare una storia diversa dal responsabile del dicastero dell’Istruzione e del Merito. Valditara, infatti, annuncia che ci sono nuovi fondi in arrivo, aumenti salariali per il personale scolastico e investimenti per migliorare la qualità dell’istruzione. Qualcuno mente”. Così in una nota l’associazione dei presidi di DirigentiScuola.

 

 

Presidi, basta sottrarre risorse alla scuola-2- Roma, 12 ott. (LaPresse) – “Nel frattempo – continua l’associazione dei Presidi italiani – DirigentiScuola racconta la realtà.   Alcune importanti parti del contratto vigente restano inapplicabili a causa della paralisi delle relazioni sindacali”,…A parole si promettono adeguamenti e miglioramenti delle condizioni lavorative, ma nei fatti solo indifferenza. Assistiamo continuamente – conclude la nota di DirigentiScuola – ad artifici linguistici e comunicativi per nascondere il progressivo sgretolamento del sistema scolastico italiano..

 

ADN0399 7 ECO 0 ADN ECO NAZ MANOVRA: PRESIDI, ‘BASTA SOTTRARRE RISORSE ALLA SCUOLA’ = Valditara dica come mantenere impegni presi Roma, 12 ott. (Adnkronos) – ”Il governo è alle prese con una manovra attesa in consiglio dei ministri che già si annuncia ‘piena di sacrifici’, per stare alle parole del ministro Giorgetti che proprio oggi chiede nuovamente ai ministri di ”tagliare”, altrimenti sarà costretto lui a fare ”la parte del cattivo”. I presidi italiani, invece, si sono sentiti raccontare una storia diversa dal responsabile del dicastero dell’Istruzione e del Merito. Valditara, infatti, annuncia che ci sono nuovi fondi in arrivo, aumenti salariali per il personale scolastico e investimenti per migliorare la qualità dell’istruzione. Qualcuno mente”. Così in una nota l’associazione dei presidi di DirigentiScuola. “Nel frattempo – continua l’associazione dei Presidi italiani – DirigentiScuola racconta la realtà. A fronte delle ripetute dichiarazioni di incrementi salariali e la storia dei tre milioni di euro promessi per l’aumento della retribuzione, ci sentiamo in dovere di raccontare una storia diversa. Dei tre milioni tanto sbandierati ad oggi neanche l’ombra. L’amministrazione non è ancora in grado di dire dopo 8 lunghi mesi in quale legge o decreto normativo saranno allocati, e la cosa più grave è che sta condizionando la chiusura della contrattazione per l’anno 2024-2025 ad una cifra che i dirigenti scolastici italiani rispedirebbero volentieri al mittente, considerato che quella cifra altisonante e roboante, si riduce in termini matematici a poco più di 10 euro netti al mese. Una cifra che, di fronte all’inflazione galoppante e al crescente costo della vita, appare a dir poco offensiva” ”Si promettono adeguamenti e miglioramenti delle condizioni lavorative, ma nella pratica questi interventi risultano ridicoli e inadeguati. Ulteriore incoerenza si manifesta sul fronte della contrattazione collettiva: non è stato ancora emesso alcun atto d’indirizzo per il rinnovo del contratto d’area 2025-2027 e i contratti attuali sono bloccati da mesi. Alcune importanti parti del contratto vigente restano inapplicabili a causa della paralisi delle relazioni sindacali. La mancanza di un sistema di valutazione della performance dei dirigenti scolastici, da cui dipende la retribuzione di risultato, aggrava uno scenario già preoccupante”, aggiunge DirigentiScuola. ”Schiacciati da una burocrazia arcaica e dalle scadenze del PNRR, pensate in Europa ma inadeguate per il sistema scolastico italiano che arranca nel compimento di una missione impossibile, i dirigenti continuano a percepire una retribuzione di risultato di soli 5 mila euro lordi l’anno. Questa cifra appare ridicola se confrontata con quella dei dirigenti ministeriali di pari grado, che possono arrivare a percepire fino a 45 mila euro, con nessuna responsabilità personale e la gestione di uffici strapieni di funzionari di settore. Le situazioni critiche sono tante, le denunciamo quotidianamente nell’indifferenza del dicastero dell’istruzione e del merito a cui chiediamo almeno un’operazione verità nei confronti di una categoria che merita chiarezza e non contraddizioni. A parole si promettono adeguamenti e miglioramenti delle condizioni lavorative, ma nei fatti solo indifferenza. Assistiamo continuamente – conclude la nota di DirigentiScuola – ad artifici linguistici e comunicativi per nascondere il progressivo sgretolamento del sistema scolastico italiano”. (Rem/Adnkronos)

                                          https://tg24.sky.it/economia/2024/10/25/scuola-manovra-2025?card=9

 

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