Non bastano certamente i famosi 3 milioni di euro destinati alla parte variabile della retribuzione dei dirigenti scolastici per raggiungere la perequazione. Ne servono molti di più per raggiungere i medesimi livelli stipendiali dei dirigenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito che ricoprono pari fascia e gestiscono responsabilità al ribasso.
Un’analisi recente dei dati ufficiali, condotta da DIRIGENTISCUOLA, ha evidenziato una disparità incredibile nelle retribuzioni di risultato tra i dirigenti scolastici e i dirigenti amministrativi e tecnici di seconda fascia. Questo divario è stato messo in evidenza nel corso delle audizioni delle Commissioni Bilancio di Senato e Camera, dove la Legge di Bilancio 2025 è attualmente in fase di discussione emendativa.
I numeri parlano chiaro: secondo i dati pubblicati nella sezione “Amministrazione Trasparente” del Ministero dell’Istruzione e del Merito, i dirigenti amministrativi e tecnici di seconda fascia percepiscono una retribuzione di risultato media pari a 21.214,00 euro annui. Al contrario, i dirigenti scolastici, pur affrontando compiti e responsabilità di gran lunga più gravosi e complessi (spesso triplicati rispetto ai colleghi amministrativi), vedono una retribuzione di risultato che oscilla tra i 2.040,00 e i 3.240,00 euro annui. La differenza, incredibilmente, è di ben 18.573,00 euro ogni anno per ogni dirigente scolastico.
Questa disparità è non solo ingiusta, ma anche inaccettabile, soprattutto alla luce dell’impegno preso dal Governo già nel 2017 di allineare le retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelle degli altri dirigenti di pari fascia. È un impegno che non può essere ignorato, e che va finalmente rispettato.
Per sanare questa ingiustizia, nel biennio 2024/2025 saranno necessarie risorse pari a 138.576.153,00 euro, una cifra che permetterebbe di garantire ai 7.461 dirigenti scolastici un trattamento economico adeguato, ponendo fine a una disparità che dura ormai da oltre vent’anni.
Il 2025 potrebbe essere l’anno della giustizia per i dirigenti scolastici, ma solo se la categoria avrà la forza di unirsi e far sentire con fermezza la propria voce. Non basta più fare appelli timidi o lamentarsi in disparte. È ora che tutte le Organizzazioni Sindacali, soprattutto quelle che si dichiarano rappresentative della categoria dei dirigenti scolastici, rompano il silenzio assordante che circonda questa questione. Le scelte politiche e gli impegni presi dal Governo vanno onorati, ma altrettanto importante è che le Associazioni sindacali facciano valere i diritti di una categoria che da troppo tempo è stata messa in secondo piano e che solo a parole dicono di difendere.
Un rapido sguardo agli emendamenti alla Legge di Bilancio 2025 , presentati dalle altre sigle sindacali, rende evidente che il tema della dirigenza scolastica non è stato preso in considerazione. Questo non può più continuare. I dirigenti scolastici meritano rispetto e giustizia, non solo da parte del Governo, ma anche da parte di chi, ogni giorno, si fa portavoce dei loro diritti. Il tempo delle parole è finito: ora è il momento di agire con determinazione, per mettere fine a un’ingiustizia che non ha più motivo di esistere.
Relazione/ Emendamenti di DIRIGENTISCUOLA
Approfondimento Tecnico
RAPPORTO TRA RETRIBUZIONI DIRIGENTI MIM/DIRIGENTI SCOLASTICI
Esito della ricerca sul sito ufficiale del MIM – rapporto RETRIBUZIONE DI RISULTATO
Retribuzione di risultato dei dirigenti di seconda fascia del MIM e dei dirigenti di seconda fascia operanti presso gli USR.
Il calcolo è stato effettuato sulla base dei dati presenti nella sezione amministrazione trasparente del MIM e si riferiscono alla retribuzione di risultato dell’anno 2020; se nel frattempo ci sono stati aumenti la forbice si allarga (Nota prot. AOODGRUF 2364 del 17/11/22).
La retribuzione di risultato media dei dirigenti amministrativi e tecnici è di 21.214,00 euro annui.
Per i dirigenti scolastici la retribuzione di risultato annua lordo dipendente è definita attualmente sul 15% della posizione variabile, ovvero e rispettivamente euro 3.240,00 (Fascia A) – 2.641,00 (FASCIA B) – 2.040,00 (FASCIA C).
La retribuzione di risultato media dei dirigenti scolastici è di 2.641,00 euro annui.
Differenza € 18.573,00
Occorre prevedere nel d.d.l. del 2025 le risorse occorrenti per la perequazione piena della retribuzione di risultato un importo pari a € 18.573,00 annui lordo dipendente per ognuno dei dirigenti scolastici in organico.
I dirigenti scolastici devono percepire ALMENO – nonostante il triplo di competenze e responsabilità – la stessa retribuzione dei dirigenti amministrativi di pari fascia.
Per onorare l’impegno assunto dal Governo nel 2017 per allineare/perequare la retribuzione dei dirigenti scolastici a quella dei colleghi amministrativi di pari fascia OCCORRE stanziare:
Differenza retribuzione di risultato €. 18.573,00 X 7.461 dirigenti scolastici in organico per il 2024/25 = €. 138.576.153,00…e il Governo avrà onorato l’impegno preso rendendo giustizia, dopo oltre vent’anni, alla categoria.