LA QUERELLE DEL 20% SUI COMPENSI PNRR DEI DIRIGENTI SCOLASTICI: UNA CORRETTA IPOTESI DI CALCOLO E IL VELO DI MAYA DELLE OO.SS. DI AREA
A differenza dei progetti PON e FESR per i quali il Ministero, con apposita Circolare n. 16139 del 6 ottobre 2008, ha recepito le disposizioni di cui all’art. 80 del Regolamento Europeo n. 1083/2006 inerenti l’integrale erogazione dei suddetti compensi ai dirigenti scolastici, per i progetti PNRR… tutto tace!
DIRIGENTISCUOLA ha sollevato il problema più volte, l’ultima con nota del 10/09/2024. L’argomento è stato ripreso nel corso dell’incontro del 12/09/2024 con il Capo di Gabinetto Recinto, il Capo dipartimento Palumbo e il D.G. Montesarchio, nel corso del quale DIRIGENTISCUOLA ha insistentemente chiesto, relativamente ai compensi per il PNRR, il riconoscimento della stessa natura dei compensi PON/FESR e, conseguentemente, l’integrale loro corresponsione, escludendo, quindi, la ritenuta del 20%. Ciò sulla base di un duplice ordine di motivazione rappresentata al Ministero:
- l’obbligatorietà dei suddetti incarichi, prevista dall’art. 12 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, che collocherebbe gli stessi non più nel comma 3 del su citato art. 19 del CCNL 11/04/2006, ma nel comma 1 del medesimo articolo, rendendo gli stessi esigibili nel loro intero ammontare (100%);
- l’applicazione in via analogica per i compensi PNRR di quanto statuito per i compensi PON/FESR.
Diverso il parere del Ministero che, invece, gioca su un delicato sofismo giuridico, nel guado tra l’obbligatorietà dell’incarico in capo al dirigente scolastico e la qualificazione dello stesso quale incarico aggiuntivo. Quando in pratica termina l’uno, con onnicomprensività della prestazione e quando inizia l’altro, con onerosità della prestazione.
Nel corso dell’incontro il Capo di Gabinetto incaricò il Capo dipartimento di analizzare il problema e verificare la possibilità di accogliere la richiesta di DIRIGENTISCUOLA.
Sono passati due mesi e dal Ministero nessuna risposta.
Motivo per il quale DIRIGENTISCUOLA in data odierna ha inviato al Ministero un nuovo sollecito stigmatizzando l’anomalia e l’irrituale comportamento dell’Amministrazione che non ha alcun rispetto della categoria.
Va stigmatizzato anche il silenzio e l’indifferenza di tutte le altre sigle rappresentative.
Di conseguenza, in assenza di indicazioni, i dirigenti dovranno versare il 20% al fondo regionale, onde prevenire anche possibili contenziosi.
Si aggiunge anche l’incertezza della modalità di calcolo, ovvero se la suddetta ritenuta vada calcolata sul lordo stato o sul lordo dipendente. La risposta, purtroppo, non la si trova nell’art.19 del CCNL AREA V 11/04/2006, che non specifica nulla al riguardo.
Due dati appaiono, però, inconfutabili:
- il primo, di civiltà giuridica: nessun cittadino può esser chiamato a versare allo Stato, a qualsiasi titolo, parte dei suoi compensi e relativi contributi previdenziali e ritenute fiscali, se non percepiti!
- La seconda afferente le tabelle orario dei compensi da erogare ai dirigenti scolastici che prevedono ex lege un compenso orario lordo dipendente di 25,00 euro/h partendo, però, da un lordo stato di 33,18 euro/h.
Sulla scorta di tali considerazioni andiamo ad elaborare un’ipotesi di calcolo. Come può evincersi dall’esempio riportato in AGENDA 365, a disposizione dei SOCI, a fronte di un compenso lordo stato di 2.654,40 euro, il dirigente scolastico percepisce un netto in busta di appena 828,68 euro. Meno di 1/3 di quanto dovuto.
Stiamo parlando di euro 10,36/h: tanto vale per l’Amministrazione scolastica un’ora di lavoro di un dirigente scolastico!
Un compenso semplicemente vergognoso e micragnoso che dovrebbe, in un anelito di riconosciuta dignità etica e professionale, far insorgere la categoria che, invece, fagocitata da mille congerie e adempimenti, appare sempre più sopita, anestetizzata e malevolmente rappresentata ai tavoli negoziali da OO.SS. (di AREA!), aventi in pancia (nessuna esclusa) migliaia, se non centinaia di migliaia di docenti. Quando la categoria costringerà loro a gettare il velo di Maya?
Modalità ed esempio di calcolo ( VEDI AGENDA 365 – FOGLIO DI CALCOLO – SEZIONE PNRR)
Partiamo da alcuni punti fermi:
- la prestazione dirigenziale deve essere liquidata ex lege applicando un compenso di 25,00 euro/h lordo dipendente;
- su tale compenso vanno calcolate le ritenute fiscali ed i contributi previdenziali a carico del dipendente per arrivare al netto in busta;
- il versamento del 20% al Fondo nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato andrà fatto sul Cap. 3408-capo XIII-art. 3, in conto competenza per incarichi svolti nell’anno in corso, in conto residui per incarichi svolti negli anni precedenti, indicando nella causale del mandato di pagamento le generalità del percettore, la sua sede di sevizio, periodo e n. ore di svolgimento dell’incarico, autorizzazione USR e dandone contestuale comunicazione all’USR di appartenenza;
- il dirigente scolastico non subisce nocumento in quanto, anche se la suddetta ritenuta del 20% da versare al fondo nazionale va sì calcolata sul lordo stato, tutte le ritenute (IRAP esclusa), avranno come base imponibile l’80% effettivamente percepito dal dirigente scolastico (nell’esempio di calcolo : 1.600,24 euro, di poco superiore al prodotto tra il compenso orario lordo dipendente pari ad euro 25,00 e le ore oggetto di incarico pari a 80, al netto della ritenuta al fondo del 20%);
- la ritenuta del 20% andrà a carico quindi del budget generale del PNRR.