Riportiamo integralmente il testo della nota, relativa all’oggetto, inviata in data odierna al Ministro Valditara, per prevenire l’ormai certo contenzioso e dare un minimo di serenità ai candidati al concorso ordinario:
“On. Ministro
- premesso che da qualche anno, ovvero da quando è stato inventato il redditizio ricorsificio, ogni qualvolta che viene bandito un concorso, anzi prima ancora, parte la macchina dei ricorsi generando un contenzioso esponenziale con conseguente concorso riservato,
- al fine di prevenire o quantomeno arginare il fenomeno, in riferimento al concorso esplicitato in oggetto la cui prova scritta si è svolta il 30 ottobre 2024,
la scrivente O.S. rappresentativa di categoria, con il consueto spirito collaborativo e nell’esclusivo interesse del funzionamento delle istituzioni scolastiche, invita la S.V. a impartire disposizioni, per il tramite dei DD.GG. degli UU.SS.RR., ai presidenti delle commissioni, affinché venga adottata un’unica griglia di valutazione delle prove scritte, rendendola pubblica.
Sempre al fine di prevenire l’ormai consueto contenzioso anche i criteri per la prova orale dovrebbero essere gli stessi in tutte le regioni.
Considerato, infine, che è stata già effettuata con la prova preselettiva una selezione di oltre il 90% dei candidati, sarebbe opportuno evitare, salvo casi eclatanti, ulteriori selezioni in modo da avere a disposizione due graduatorie, quella del riservato e quella dell’ordinario, entrambe ad esaurimento, prevenendo ulteriori sicuri contenziosi e conseguenti concorsi riservati almeno per alcuni anni!
E’ gradita l’occasione per distintamente salutare.”
Chiosa il Presidente Fratta: “Bisogna trovare il modo di porre fine alla redditizia macchina dei ricorsi che da qualche anno danneggia la scuola italiana e divide la categoria. Abbiamo costituito DIRIGENTISCUOLA come sindacato di categoria pensando di unirla evitando interessi contrastanti, tipici delle OO.SS. che vorrebbero tutelare categorie diverse. Un fenomeno italiano unico al mondo! Un’ organizzazione sindacale non può tutelare più e diverse categorie di lavoratori. Da qualche anno, invece, il divide et impera regna sovrano. All’interno della stessa categoria ci sono interessi contrastanti….l’uno contro l’altro armato! Ogni gruppo di interesse vive l’altro come ostacolo, nemico, usurpatore, ecc… Il che fa gioco a chi ha escogitato questa strategia che danneggia sia la categoria che la scuola italiana. Una vera genialata! Bisogna invertire la rotta. La categoria ha molti problemi da risolvere. Per riuscirci deve tornare ad essere unita.”