Non solo PNRR, dunque, ma un lungo elenco di criticità più volte rappresentate e ancora non risolte.
Tra queste, il lavoro agile dei dirigenti scolastici che trova la sua base nel recente rinnovo contrattuale e, che per ritardi imputabili all’Amministrazione e per interessi contrapposti delle altre sigle rappresentative, non ha ancora la sua regolamentazione nel confronto con le parti sindacali.
Su questo aspetto, nel dialogo con i dirigenti del MIM, abbiamo fatto notevoli pressioni, ritenendolo di somma urgenza, con il pensiero rivolto ai tanti dirigenti scolastici che da troppi anni lavorano fuori sede e ai Ds neoassunti costretti a scegliere una sede di lavoro lontana dalla propria residenza.
In ogni caso, il lavoro agile è un istituto contrattuale che va reso immediatamente disponibile, non solo per le esigenze dei singoli, ma anche a garanzia delle prerogative contrattuali di un’intera categoria.
Abbiamo fortemente voluto questo istituto e non si può ancora attendere di conoscere la nuova modalità di lavoro che garantirà maggiore flessibilità e una migliore conciliazione tra vita professionale e personale.
Di lavoro agile si è anche parlato nell’incontro di ieri 28 corrente, al quale ha partecipato anche DIRIGENTISCUOLA, con il Ministro della P.A. Zangrillo che ha definito il lavoro agile “una svolta ineludibile per la P.A.” esplicitando la volontà concreta di estenderlo a tutte le amministrazioni della P.A.
Dopo il risultato ottenuto sul PNRR, contiamo di poter condurre un’altra partita portando un risultato immediato a vantaggio dei dirigenti, consapevoli delle ragioni giuridiche che fondano le nostre richieste, nella certezza di dover tutelare una e sola una categoria di lavoratori.
E anche in questo caso, ci troveremo di fronte a chi non perderà occasione per vantare successi personali che, alla luce dei fatti, risultano essere completamente infondati. Assisteremo ad altri che attribuiranno a se stessi i meriti che sono in realtà frutto di lunghe trattative di DIRIGENTISCUOLA. Staremo a leggere nelle pagine altrui annunci e dichiarazioni che in realtà celano azioni di scarso impatto reale e di sola facciata.
“Il rammarico più grande – conclude il Presidente Fratta – è la mancata presa di coscienza della categoria, anche di fronte all’evidenza, del disinteresse delle sigle sindacali alle quali la categoria continua a dare fiducia. Ancora più grave è la dispersione delle deleghe sindacali anche a sigle non rappresentative o, peggio ancora, non rilevate, ovvero sigle che non possono in nessun modo tutelare gli interessi della categoria. Incoscienza, ignoranza dei meccanismi e o masochismo? Non mi stancherò mai di ripeterlo. Gli interessi della categoria li può tutelare solo il sindacato di categoria rappresentativo perché non ha interessi contrapposti. E l’unico sindacato di categoria è solo DIRIGENTISCUOLA. Manca solo un mese alla rilevazione della rappresentatività per il prossimo triennio. Per iscriversi a DIRIGENTISCUOLA bastano un click e cinque minuti, il tempo di compilare i moduli e inviarli a dirigentiscuola@libero.it “