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D.M. 19/2024 – BORSE DI STUDIO PER TUTTI GLI ISCRITTI AL CPIA: DIRIGENTISCUOLA INTERPELLA IL D.G. MONTESARCHIO

D.M. 19/2024 – BORSE DI STUDIO PER TUTTI GLI ISCRITTI AL CPIA: DIRIGENTISCUOLA INTERPELLA IL D.G. MONTESARCHIO

Una questione di equità, quella sollevata da DIRIGENTISCUOLA , a proposito delle borse di studio previste dal D.M.19/2024. Infatti, nelle Istruzioni Operative pubblicate con nota n. 58542 del 17/04/2024, relative all’erogazione di borse di studio per studenti meno abbienti, si legge: «Le borse di studio sono finalizzate a consentire il diritto allo studio per assicurare la frequenza dei percorsi formativi dei CPIA agli studenti meno abbienti nella fascia di età fra i 16 e i 24 anni.» E poco più avanti: «I requisiti di accesso alle borse di studio sono: iscrizione a un percorso di istruzione di primo o secondo livello presso i CPIA…»

Il problema risiede nel fatto che tra i “percorsi formativi” del CPIA vi sono anche i corsi di alfabetizzazione, che sono frequentati in gran parte da studenti migranti e meno abbienti. Le istruzioni operative, nella loro attuale formulazione, sembrano escludere dalla platea dei possibili beneficiari di borse di studio proprio quegli studenti che ne avrebbero più bisogno e che rappresentano oltre il 50% degli iscritti ai percorsi formativi erogati dai CPIA.

Il presidente Attilio Fratta, attento alle istanze ricevute anche dai dirigenti scolastici del CPIA, ha interpellato il D.G. Simona Montesarchio, sottolineando che la precisazione “di primo o di secondo livello” appare lesiva del principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione.

Va riconosciuto alla D.G. Montesarchio di essersi subito dimostrata sensibile alla questione, assicurando il proprio impegno e aggiungendo che sarà necessario un passaggio chiarificatore con la Commissione europea in concomitanza con la prossima revisione.

Non ci resta che attendere che alle parole seguano i fatti.

Dal canto suo, il Presidente nazionale ha dichiarato: «DIRIGENTISCUOLA non lascia indietro nessuno, men che meno i dirigenti scolastici e gli studenti del CPIA, vera frontiera di accoglienza e integrazione, orgoglio della scuola pubblica italiana. Non è immaginabile che gli aiuti economici previsti per garantire il diritto allo studio dei meno abbienti vedano esclusa una platea di studenti già svantaggiati, rischiando di ingigantire, invece che ridurre, quei ‘divari’ che il D.M. 19 si prefigge di abbattere. Continuerò a monitorare questa vicenda fino a un esito positivo, confidando nell’impegno assunto dal D.G. Montesarchio.»

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