La delega al governo in materia di istruzione, attualmente all’esame del Senato, (DDL n.1192 – Misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie), finalizzata ad adottare uno o più decreti legislativi attuativi della delega entro 18 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, presenta – all’articolo 8, comma 1, lettera e – il seguente criterio direttivo specifico: “fermo restando il principio dell’autonomia scolastica, revisione della disciplina degli organi collegiali della scuola, in modo da definirne competenze e responsabilità, eliminando duplicazioni e sovrapposizione di funzioni, nonché ridefinendone il rapporto con il ruolo, le competenze e le responsabilità dei dirigenti scolastici, come disciplinati dalla normativa vigente.”
Il sopracitato intendimento di riformare gli Organi collegiali ha avuto l’effetto di riaccendere il relativo dibattito che, oggi come ieri, si presenta molto articolato e composito, tra pregiudiziali ideologiche e prospettive di riforma – viceversa – non conservatrici.
Come da italiana consolidata prassi, i fautori del mantenimento dello status quo, lungi dal voler davvero affrontare i problemi di una scuola inadeguata ai repentini cambiamenti del nostro tempo, con una generale chiamata alle armi stanno cercando di indirizzare il dibattito verso improbabili lidi di approdo, caratterizzati dalla riproposizione di una minestra riscaldata da circa un cinquantennio.
DIRIGENTISCUOLA, attraverso il contributo rappresentato dal documento allegato, propone alla categoria un’analisi critica di tale approccio, mettendo al centro i problemi reali della scuola e il vero motivo per il quale la scuola esiste: gli alunni e gli studenti.
“Chiediamo al Ministro Valditara di andare avanti con la riforma degli Organi collegiali e, parallelamente, di proporre al mondo della scuola una concreta ipotesi di middle management. DIRIGENTISCUOLA non cerca nuovi poteri per i dirigenti scolastici, bensì auspica si possa dare quanto prima piena attuazione ai poteri dirigenziali già esistenti, supportando la figura di vertice con un team di professionisti interni alla scuola a tal fine individuati, ai quali delegare competenze e prerogative. DIRIGENTISCUOLA vuole distribuire il potere di governance della scuola, non accentrarlo, e farlo tra soggetti capaci di lavorare per obiettivi”