Si potrebbe parlare di casualità o di congiuntura astrale:
• l’8/02/2017 DIRIGENTISCUOLA, all’indomani dell’incontro con la Ministra Fedeli, scoperchia il vaso di Pandora svelando il baratto dell’accordo del 30/11/2016 tra CGIL – CISL e UIL e il Governo;
• il 18/02/2017 DIRIGENTISCUOLA pubblica il documento con il quale il proprio C.N. proclama lo stato di agitazione della categoria;
• sul web circola la lettera di protesta di alcun soci dell’ANP che, a malincuore, comunicano al proprio presidente che “saremo obbligati a trarne pubblicamente le dovute conclusioni” a causa del disinteresse dell’associazione per i drammatici problemi della categoria “fino ai limiti della latitanza”;
• il 19/02/2017 viene pubblicato l’ordine del giorno approvato il 18/02/2017 dal C.N. dell’ANP…
Ma non si tratta né di congiuntura astrale, né di latitanza! E’, invece, il segnale che la misura è colma e che la categoria sta esplodendo.
DIRIGENTISCUOLA, all’alba della rivolta dei colleghi di Grosseto e della pubblicazione del documento LIBERARE LA SCUOLA di un altro folto gruppo di colleghi esasperati, parafrasando Galilei, aveva chiosato EPPUR SI MUOVE!
Da anni – commenta Attilio Fratta, segretario generale DIRIGENTISCUOLA – sollecitiamo incessantemente la categoria ad interessarsi dei propri problemi, a prendere atto che il degrado della loro posizione economica e lavorativa non è un castigo di Dio, a chiedersi il perché e ad individuarne i responsabili. A constatare, avendo il coraggio di guardarsi in faccia, che la primaria responsabilità è da attribuire alla categoria stessa, adusa a rilasciare deleghe a chi le utilizza contro.
Abbiamo ripetutamente provato a spiegare che:
1- le OO.SS. rappresentative sia del COMPARTO che dell’AREA ISTRUZIONE e RICERCA non possono interessarsi dei problemi della dirigenza scolastica. I dati dell’ultima rilevazione parlano da soli: le deleghe della CGIL – CISL – Uil e SNALS del COMPARTO ammontano a 479.269; quelle dell’AREA a 4.480, ossia meno dell’1%, ma sufficiente ad attribuire loro una percentuale di rappresentatività del 52,26% e dunque autorizzati a stipulare contratti da “dirigenza pezzente”. Chi ha 479.269 deleghe di lavoratori della scuola non ha alcun interesse a tutelare la loro più esigua controparte, bensì a depotenziarla: elementare e pur tuttavia inattingibile!
2- l’ANP con le sue metamorfosi ha tradito le proprie finalità d’origine. Solo perché è stata sconfitta nelle due tornate elettorali per le RR.SS.UU. non è diventata rappresentativa nel COMPARTO. Il suo Presidente, da quando è diventato anche presidente della CIDA F.P., non può oggettivamente rappresentare gli interessi contrastanti delle “dirigenze forti” che lucrano una retribuzione doppia, rispetto ai cirenei surrettiziamente astretti nel comparto scuola. Non è una critica, ma solo una banale constatazione. La storia e i fatti parlano da soli! D’altronte se così non fosse i risultati sarebbero ben altri.
DIRIGENTISCUOLA è stata costituita con una finalità ben precisa: unire la categoria in un’unica associazione, dove gli incarichi sono a termine e dove non bisogna sgomitare per emergere, dovendosi per contro collaborare per il raggiungimento dello scopo comune: diventare una Dirigenza “vera” che, fino a quanto sarà divisa in ben 40 sigle + implausibili “astri nascenti”, la situazione non può che continuare a peggiorare.
Con l’accordo del 30/11/2016 CGIL – CISL e UIL hanno già barattato la perequazione con la signoria del contratto, che giudica “dignitosa” la cifra di 85 euro lordi mensili medi nel triennio 2016/2018, e con l’affossamento delle “timide” riforme degli ultimi anni.
Le “ammuine” per acquietare gli animi esacerbati non incantano più! E’ tempo di dire basta! Di dirlo con i fatti!
DIRIGENTISCUOLA è pronta ad incontrare i sottoscrittori della lettera di protesta, e coloro che vogliano unirvisi, per organizzare una nuova e diversa azione collettiva di lotta. Costoro, da subito, possono comunicare la loro disponibilità alla sede nazionale: (dirigentiscuola@libero.it – info@dirigentiscuola.org – 0881-748615)”