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Esiti dell’incontro al MIUR sui problemi della dirigenza scolastica

Esiti dell’incontro al MIUR sui problemi della dirigenza scolastica

TANTO TUONO’ CHE PIOVVE!

Si è tenuto in data odierna l’annunciato incontro richiesto più volte al Ministro Fioramonti da parte della DIRIGENTISCUOLA e dalle altre OO.SS. rappresentative dell’area Istruzione e Ricerca. Presenti il Vice ministro A.Ascani, titolare di delega alla dirigenza scolastica, ed il Capo di gabinetto L.Fiorentino.

All’ordine del giorno lo scottante tema della sicurezza, ma anche tutta una serie di questioni afferenti la miriade di congerie (ne abbiamo contate e documentate 53!) che attanagliano da anni le istituzioni scolastiche, ben riassunte in numerosi documenti a più riprese consegnati al Ministro della pubblica istruzione ed a quello della Funzione pubblica: semplificazione, valutazione dirigenziale, assenteismo ed abuso della legge 104/92, situazione delle segreterie scolastiche ‘invase’ da collaboratori scolastici senza qualificazione alcuna, assenza di DSGA di ruolo, la questione del FUN e della mobilità interregionale, ed altre a latere quali l’indiscriminato uso dell’attivazione di provvedimenti disciplinari a carico dei dirigenti scolastici per ‘presunte’ omissioni di atti d’ufficio.

Non appare superfluo rimarcare che si è giunti a tale incontro dopo numerose sollecitazioni e reiterati rinvii da parte del Ministro Fioramonti, comunque assente all’incontro! A testimonianza, ove ce ne fosse bisogno, dell’attenzione dallo stesso riservata ai dirigenti scolastici, e della considerazione che lo stesso ha nei confronti della governance delle istituzioni scolastiche.

Il Presidente nazionale Attilio Fratta, nel suo accorato intervento, dopo aver ricordato che giacciono in Parlamento ben due disegni di legge che hanno visto il forte ostruzionismo degli Enti locali, in primis dell’ANCI, pone preliminarmente la questione della sicurezza indicando alcune iniziative al riguardo. In primis la modifica del decreto 81/2008 al fine di scorporare le responsabilità degli enti locali afferenti i rischi e connessi adeguamenti strutturali, da quelle dei dirigenti scolastici da circoscrivere, invece, solo alle misure organizzative strettamente necessarie alla rimozione di eventuali fattori di rischio, prevedendo appositi stanziamenti di risorse finanziarie fino ad oggi assenti (vedasi, per esempio, quelli dedicati alla formazione delle figure sensibili). Questo attraverso una modifica/integrazione, nella legge di conversione, del decreto legge recante misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento, decreto appena licenziato dal governo. Rivolge un duplice appello. Alle forze sindacali presenti al tavolo a sottoscrivere un documento congiunto, ed all’amministrazione di dare ad horas risposte plausibili alla suddetta istanza in tema di sicurezza, come a tutte le altre questioni evidenziate in epigrafe, istituendo dei tavoli tecnici sulle singole problematiche.

La delegazione del MIUR, dopo una breve pausa dei lavori, propone un documento programmatico che, dopo varie integrazioni, prevede:

  1. IN TEMA DI SICUREZZA l’impegno da parte del governo ad emanare un provvedimento urgente e straordinario sin dall’approvazione della legge di bilancio e ad intervenire a reperire nuove risorse per gli interventi di edilizia scolastica;

  2. IN TEMA DI ADEGUAMENTO DEL FUN l’impegno da parte del Ministero a reperire ulteriori risorse da destinare al fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato al fine di mantenere gli attuali livelli retributivi ed evitare paventate decurtazioni stipendiali;

  3. IN TEMA DI RESPONSABILITA’ DIRIGENZIALE, VALUTAZIONE e MOBILITA’ l’impegno da parte del Ministero ad attivare un tavolo di confronto di cui all’art.5 del CCNL al fine dell’emanazione dell’atto d’indirizzo della dirigenza scolastica, in particolare per quanto attiene le questioni legate alla sicurezza, responsabilità dirigenziale, valutazione e gli istituti contrattuali sulla mobilità.

“Guta cavit lapidem! – conclude il Presidente Fratta – Ci sono voluti due anni per far capire che il problema sicurezza non si può risolvere con il normale iter legis. L’emergenza è tale che occorre un provvedimento avente carattere d’urgenza. Dopo tanti  condividiamo e prendiamo atto finalmente una intesa sottoscritta da tutti che impegna il Governo a risolvere i problemi della dirigenza. Ora bisogna onorare l’intesa”

 

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