ACCOLTO RICORSO PEREQUZIONE INTERNA – GIUSTIZIA E’ FATTA!

ACCOLTO RICORSO PEREQUZIONE INTERNA – GIUSTIZIA E’ FATTA!

Il Giudice del Lavoro di Como, Marco Mancini, con sentenza n. 231//14 del 10/07/2014,  accoglie il primo dei ricorsi sulla perequazione interna, patrocinato dalla DIRIGENTISCUOLA e affidato all’Avv. Sharmine Carluccio del foro di Milano e liquida al ricorrente €. 36.348,25, oltre “interessi legali dalla domanda al saldo”,  e condanna l’Amministrazione al pagamento di “€. 3.500, oltre spese generali, IVA e CAP da distrarsi in favore del procuratore antistatario”.

Si può affermare, tranquillamente, che la sentenza è la prima in assoluto, in quanto nell’altro precedente ricorso (sentenza del  Giudice Mormille del 30/11/2012, con la quale la RIA è stata riconosciuta a ben 36 ricorrenti; sentenza “esumata” di recente da un altro venditore di fumo per tornaconti personali)  l’Avvocatura dello Stato non si è costituita ed è stata dichiarata contumace. La stessa Avvocatura, per strategica mancata notifica del ricorso, non ha neanche potuto proporre appello e la sentenza, per decorrenza dei termini, è passata in giudicato.

Nel ricorso de quo, l’Avvocatura si è costituita e ha chiesto, con infondate motivazioni, il rigetto del ricorso. Abbiamo esultato il 30/11/2012 e esultiamo anche oggi per i ricorrenti e per la categoria.

“Dire che siamo contenti – afferma il Seg. Gen. della DIRIGENTISCUOLA, Attilio Fratta –  è riduttivo. Della fondatezza del ricorso eravamo convinti per motivi alquanto logici e legittimi, ritenendo che nessun Giudice avrebbe potuto negare che a parità di prestazione corrispondesse  uguale retribuzione. I dirigenti scolastici hanno la stessa qualifica, gli stessi compiti, le stesse responsabilità, ma percepiscono diverse retribuzioni. Assurdità che possono succedere e essere tollerate solo nella scuola. Danneggiati sono, o meglio erano, soprattutto, i dirigenti immessi nei ruoli a partire dal 2006/2007. A costoro, caso unico nel pubblico impiego e non solo,  per motivi che mi auguro le OO.SS. ora  “confessino” agli interessati, non era riconosciuta la retribuzione individuale di anzianità, la cosiddetta R.I.A.  Quando abbiamo deciso di patrocinare i ricorsi hanno cercato di ostacolarci in tutti i modi definendoci venditori di fumo  e commissionando, con i soldi dei soci, un  parere pro-veritate al noto giuslavorista Caringi, non disdegnando, infine,  il ricorso alla calunnia e alla diffamazione,  per dissuadere l’adesione ai ricorsi. Il perché era ed è semplice: evitare che gli interessati si chiedessero il perché non veniva loro riconosciuta la RIA. Non potevano, peraltro, neanche proporre loro i ricorsi, cosa che avrebbero fatto volentieri per cassa e proselitismo. Sarebbe stato il colmo: prima tolgo la RIA alle persone e poi consiglio loro di ricorrere al Giudice! Alcuni, per contenere le reazioni dei propri soci, hanno anche patrocinato, sottobanco e alla chetichella, alcuni ricorsi.

Abbiamo resistito, abbiamo sopportato e  abbiamo vinto, dimostrando che avevamo ragione. Abbiamo aspettato l’accoglimento del ricorso prima di organizzare e patrocinarne altri, per offrire a tutti i dirigenti assunti dal 2006/2007  la possibilità di vedersi riconosciuta la RIA che, va evidenziato, è anche pensionabile.”.

Il Giudice Mancini, ha concluso la sua sentenza affermando:  “La parificazione dei dirigenti sotto l’aspetto giuridico non può che condurre alla parificazione economica sicché la retribuzione del dirigente scolastico vincitore del concorso ordinario non può essere inferiore rispetto a quella dei dirigenti provenienti da altri ruoli (ex direttori didattici e presidi), atteso che, per tutti l’inquadramento giuridico nel ruolo dirigenziale e la costituzione del rapporto di lavoro avviene con la sottoscrizione del contratto uguale per tutti.”

Ci voleva un Giudice per affermare l’ovvio!?

Un datore di lavoro rispettoso delle sentenze, nella fattispecie l’Amministrazione scolastica, ora dovrebbe applicare il principio dell’ “erga omnes”. Nel Patria del diritto il principio … rimane tale e chi vuole vederselo riconosciuto è costretto a ricorrere al Giudice. La DIRIGENTISUOLA, di conseguenza, riaprirà l’adesione ai ricorsi; adesione che aveva sospeso prudenzialmente in attesa di avere sentenze positive, così come continuerà a fare per la perequazione esterna.

Gli interessati potranno aderire seguendo le istruzioni che DIRIGENTISCUOLA pubblicherà a breve.

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