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Accolto un altro ricorso, il terzo, dei presidi incaricati della Dirigentiscuola e si consolida la giurisprudenza sul caso

Accolto un altro ricorso, il terzo, dei presidi incaricati della Dirigentiscuola e si consolida la giurisprudenza sul caso

La Dr.ssa Sommariva, del tribunale di Monza ha accolto il primo dei ricorsi della Lombardia dei presidi incaricati. Alla ricorrente sono stati liquidati, con provvedimento immediatamente esecutivo, € 70.304,55 oltre interessi e rivalutazione, tanto quanto era stato richiesto con la relazione tecnica allegata al ricorso. Il M.I.U.R. è stato condannato, inoltre, al pagamento €. 3.000 di spese oltre CPA e IVA. Ormai non ci sono più dubbi la DIRIGENTI SCUOLA  aveva ragione. I ricorsi sono fondati e saranno tutti accolti con gravi danni per l’Amministrazione sfruttatrice.
Rimandiamo opportunamente alla lettura dei nostri precedenti articoli:

ALTRA STORICA SENTENZA: ACCOLTO IL PRIMO RICORSO DEI PRESIDI INCARICATI
LA SENTENZA DEL GIUDICE DI CHIAVARI PONE FINE ALLO “SFRUTTAMENTO” DEI PRESIDI INCARICATI
FUMATA BIANCA ANCHE PER IL SECONDO RICORSO DEI PRESIDI INCARICATI
PRESIDI INCARICATI, DEVONO AVERE PARI TRATTAMENTO DI QUELLI DI RUOLO; MINISTERO CONDANNATO A PAGARE

Grande soddisfazione in casa DIR-PREISID-SCUOLA.

Il Giudice si è riservato di depositare le motivazioni della sentenza che non è difficile prevedere: i lavoratori non vanno sfruttati. Vanno pagati per quello che fanno.

Le prossime udienze di discussioni a Giugno e ci vuole poco per  prevederne l’esito! Una vera sconfitta per il MIUR e per le OO.SS. del comparto scuola.

A questo punto anche i presidi incaricati  scettici si dovranno arrendere di fronte all’evidenza e aderire ai ricorsi della DIRIGENTI SCUOLA se non vorranno soccombere di fronte ad una evidente ingiustizia e sfruttamento.

“Degli oltre 50 ricorsi depositati – dice il Presidente Attilio Fratta – 3 sono stati quelli discussi e accolti. Il che è di buon auspicio per tutti gli altri. Segno evidente, quindi, che i ricorsi sono fondati. Merito di una grande lavoro di squadra, ma soprattutto degli Avvocati Walter Miceli e Fabio Ganci  del foro di Palermo che hanno preparato il ricorso madre, dell’Avv. Sharmine Carluccio del foro di Milano che lo ha allestito e discusso e del nostro consulente tecnico, il Dr. Pietro Perziani che ha preparato la scheda personale con tutti i conteggi. A tutti il mio personale ringraziamento e quello dell’Associazione.  I venditori di fumo, come ci avevano definiti per scoraggiare i ricorrenti, evidentemente vendevano arrosto. Sono gli altri che per interessi di bottega hanno abbandonato i presidi incaricati. Perchè tutelare circa 100 persone  le cui deleghe non contano ai fini della rappresentatività con il rischio di reazioni da parte dei controinteressati? Per il semplice motivo che è giusto e che si sposano le cause giuste non solo quelle che convengono.

Un’altra sconfitta – continua il presidente Fratta – dell’Amministrazione e un altro duro colpo per i denigratori. Mi auguro che finalmente i dirigenti scolastici si rendano conto di  chi sono  i responsabili dell’iniquo trattamento e diano loro il benservito. Siamo stati costretti a ricorrere al Giudice per ottenere quanto l’Amministrazione scolastica, con la complicità delle OO.SS., ha negato comportandosi da sfruttatrice. Non è forse sfruttatore quel datore di lavoro che paga un dirigente come docente? Le persone devono essere pagate per quello che fanno. E’ così ovvio che non si comprende perché nessuno si è mai ribellato. Ci voleva la DIRIGENTI SCUOLA per chiedere l’ovvio.
    Quel che meraviglia e offende è la Giustizia a più velocità. I ricorsi sono stati tutti depositati alla fine di agosto 2012. Tre sono stati discussi e accolti in massimo sei mesi. Per altri la prima udienza è stata fissata anche dopo un anno; uno addirittura dopo 2 anni. Un’autentica vergogna. Vorrà dire che l’Amministrazione sarà costretta a liquidare molti interessi e rivalutazioni!

Mi auguro che finalmente l’Amministrazione prenda atto della situazione e si decida a porre fine ad un’altra ingiustizia: la mancata stabilizzazione degli interessati. Ci sono alcuni colleghi che  fanno i dirigenti anche da un decennio e non sono ancora stati stabilizzati. Un’autentica vergogna per un paese civile e per un’Amministrazione scolastica che prima o poi dovrà pure spiegare perché gli attuali dirigenti incaricati sono figli di un Dio minore. Con la stabilizzazione lo stato non sarebbe stato costretto a pagare per ogni interessato oltre 50.000 euro di  media di arretrati”.

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