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AGENDA SUD – Informativa incarichi temporanei personale ATA. Organico PNRR

AGENDA SUD – Informativa incarichi temporanei personale ATA. Organico PNRR

Si è conclusa alle ore 13.30 la prevista riunione di Informazione sulla proroga degli organici del personale ATA prevista per gli impegni del PNRR e per l’Agenda Sud.

Presenti per il MIM Jacopo Greco (Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali), Carmela Palumbo (Capo Dipartimento per il Sistema educativo di Istruzione e Formazione)  e Simona Montesarchio (DG coordinatrice dell’Unità di missione per il PNRR).

Saranno oggetto di Note imminenti le questioni inerenti alla contrattualizzazione del personale ATA, già in organico a tempo determinato fino al 31/12/2023, come supporto alla realizzazione delle misure del PNRR e dell’Agenda Sud.

Per i collaboratori scolastici è prevista, nella Legge di Bilancio in via di approvazione, la proroga fino al prossimo 15 aprile: si tratta di 4.320 unità assunte su PNRR e 1419 su Agenda Sud.

Per gli Assistenti Amministrativi la questione è assai diversa se non critica: quelli già assunti risultano essere 3.166, sia per il PNRR sia per l’Agenda Sud. Per costoro non è previsto uno specifico finanziamento ma solo la possibilità di essere ricontrattualizzati a valere sul fondo destinato alle spese di gestione delle varie linee di finanziamento del PNRR, e nello specifico delle Misure 1.4 (Divari), 2.1 (Didattica digitale integrata) e 3.1 (Nuove competenze e nuovi linguaggi).

Molto critica, quindi,  la discriminazione operata per le due distinte forme di prosecuzione del rapporto lavorativo:

  • per i collaboratori scolastici, infatti, si tratta di una vera e propria proroga, operazione assai agevole;
  • per gli Assistenti Amministrativi, invece, si aprono diverse possibilità tra cui, drammaticamente, anche la conclusione del rapporto di lavoro.

Le risorse da utilizzare per la nuova contrattualizzazione di questi ultimi sono, per l’appunto, i fondi di gestione del PNRR che, per loro natura, sono destinati al personale già impegnato nelle attività di progetto!

Le scuole, di fronte a questa situazione del tutto imprevista, saranno costrette ad operare delle scelte tutt’altro che semplici sia per l’esiguità delle risorse in gioco sia per garantire il compenso preventivato a retribuire le figure di progetto.

Non ultime le difficoltà delle eventuali operazioni tecnico-amministrative legate alla contrattualizzazione degli stessi Assistenti Amministrativi: il MIM, pur mettendo a disposizione delle scuole un simulatore in grado di determinare il periodo lavorativo massimo concedibile, lascerà alle stesse Istituzioni scolastiche concludere tutte gli inerenti e complicati adempimenti.

Pertanto la DIRIGENTISCUOLA pur esprimendo soddisfazione per la soluzione adottata per i collaboratori scolastici, la cui proroga è comunque auspicabile fino alla fine dell’anno scolastico, ha evidenziato forti perplessità e contrarietà per la diversa definizione della materia concernente gli amministrativi, per i quali prevede forti criticità.

Si rimane in attesa delle Note ufficiali.

“Questo – conclude il Presidente Fratta – è il Paese delle Mille proroghe e delle proroghe delle proroghe. Si fissano delle scadenze e qualche giorno, quando gli animi sono esasperati, si emanano  proroghe. Perché, poi, soluzioni diverse per i collaboratori e per gli amministrativi? Se una iniziativa o un progetto dura tutto l’anno e se per la realizzazione dello stesso occorrono collaboratori e amministrativi perché questi ultimi non vengono assunti per tutta la durata dell’iniziativa o del progetto? Perché, poi, la proroga non interessa entrambe le categorie di lavoratori? Perché si costringono i Dirigenti scolastici a gestire situazioni conflittuali peraltro utilizzando fondi erogati per ben altri motivi? Auspichiamo che il Ministro Valditara intervenga tempestivamente per eliminare quella che può essere definita nuova molestia burocratica, onde evitare che i Dirigenti siano costretti a interrompere le attività, qualora non lo dovesse fare lo stesso Ministro: non ci sono i fondi? Se ne prende atto e non si avviano attività ovvero si interrompono se se ne prende atto in corso d’opera, senza lasciare il cerino in mano ai  Capi di Istituto” .

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