Abbiamo chiesto al Presidente della DIRIGENTI SCUOLA, Attilio Fratta, un commento a caldo.
“Sono ovviamente soddisfatto, contento e gratificato soprattutto per i presidi incaricati che hanno dovuto ricorrere al Giudice per vedersi riconosciuto quanto indebitamente non corrisposto. Spero che l’Amministrazione si renda conto che i colleghi incaricati non sono figli di un Dio minore. Stanno servendo lo Stato e fornendo un servizio alla Nazione da anni senza alcun riconoscimento. Qualcuno dovrà prima o poi spiegare il perché della loro assurda ed unica situazione.
Dopo la firma del contratto della vergogna, che ha ridotto la categoria al rango di “pezzenti” con stipendi indegni della qualifica dirigenziale, abbiamo capito che, per recuperare il danno causato da chi ci ha confinati nella “riserva indiana” dell’Area V, bisognava ricorrere al Giudice. Abbiamo proposto due tipologie di ricorsi:
– quello per i cosiddetti presidi incaricati
– quello per la perequazione sia interna che esterna ai quali abbiamo aggiunto le anomalie di alcune regioni nelle quali sono state firmati C.I.R. a perdere o in danno della categoria con la chicca del “contratto unilaterale” del Direttore Generale della Campania che si commenta da solo.
Siamo stati chiamati venditori di fumo, siamo stati calunniati e perfino minacciati. Non ci siamo lasciati intimidire perché sapevamo di avere ragione. Abbiamo lavorato sodo e stiamo raccogliendo i primi frutti che serviranno anche a scuotere chi è ancora scettico.
Ringrazio di cuore quanti hanno creduto in noi e quanti hanno lavorato e continuano a lavorare per la categoria. Il merito del risultato va all’Avv. Taormina, a tutta la rete dei legali e ai componenti del mio staff. A tutti un sentito e caloroso ringraziamento. Un sentito ringraziamento, infine, al Giudice che ha deciso in poco tempo nella speranza che altri Giudici facciano altrettanto. Una causa di lavoro deve essere decisa in pochi mesi … per tabulas: bastano due udienze al massimo …e i ricorrenti recupereranno la fiducia nella Giustizia. Spero, infine, che l’Amministrazione si decida a trattare i Dirigenti scolastici come tutti gli altri Dirigenti di II fascia che, sicuramente hanno molte più incombenze e responsabilità degli altri dirigenti di pari fascia. Se non lo farà ci penseranno i Giudici che si limiteranno ad applicare la legge e a far rispettare i principi della Carta Costituzionale: a parità di lavoro e qualifica corrisponde pari retribuzione!”