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ANCHE I DIRIGENTI HANNO DIRITTO ALLE FERIE…

ANCHE I DIRIGENTI HANNO DIRITTO ALLE FERIE…

L’indignazione espressa da DIRIGENTISCUOLA contro l’immobilismo e l’indifferenza del Governo nei confronti delle problematiche della dirigenza scolastica, culminata in un appello unitario a tutti gli esponenti del panorama sindacale d’Area, è rimbalzata sulle principali agenzie di stampa.

L’eccessivo carico di incombenze che grava sulla categoria è stato ulteriormente aggravato, negli ultimi due anni, dalla situazione pandemica, che ha costretto i dirigenti a cimentarsi anche in adempimenti non certo rientranti nel proprio profilo professionale: insomma, dei tuttologi la cui presunta onniscienza si dà per scontata. Per non parlare di quanto, il più delle volte, sia superfluo il lavoro richiesto, a cominciare dalle reiterate richieste di monitoraggi per l’acquisizione di dati già in possesso dell’Amministrazione!

Cos’hanno ottenuto, in cambio, i dirigenti, a parte la manifestata gratitudine del Ministro? Il Governo è sordo alle sacrosante richieste di allineamento retributivo; mostra totale disinteresse nei confronti delle insistenti pressioni da parte delle centinaia di colleghi in attesa di mobilità, penalizzati, tra l’altro, dalla pervicacia nel non voler applicare la normativa relativa al neodimensionamento delle sedi scolastiche; nulla muove per ovviare agli assurdi ritardi nella corresponsione di tutte le voci retributive, dovuti al perverso sistema del FUN; non si decide ad affrontare concretamente il problema della mancanza di una figura vicaria che consenta il pieno funzionamento dell’istituzione scolastica anche in assenza del dirigente, il quale sarà pur legittimato a godere delle ferie…le ferie, queste sconosciute!

Pervengono ogni giorno segnalazioni, da parte dei colleghi, dell’impossibilità di godere di questo diritto riconosciuto a tutti i lavoratori ed al quale, per previsione costituzionale, non si può – o, meglio, non si dovrebbe… – rinunciare!

Le iniziative relative ad attività estive contribuiscono ad alimentare questo sovraccarico di lavoro senza proporre, ci sia consentito, soluzioni che possano realmente incidere sulla qualità del sistema e facendo leva, ancora una volta, sul profondo senso di responsabilità che la categoria ha mostrato fino ad oggi. Ma…si fa leva, o si approfitta di questo senso di responsabilità?

Riteniamo che sia arrivato il momento di porre un freno a tutto ciò e che, a fronte dell’indifferenza del sistema, la categoria debba cominciare a rifiutarsi di questo di più che non le compete recuperando, oltre che la propria dignità, i propri diritti. A cominciare dalle ferie, cui riteniamo che i colleghi non debbano più essere costretti a rinunciare: questo, almeno, nessuno può disconoscerlo!

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