Pervengono numerose segnalazioni da diverse Scuole destinatarie, in questi giorni, di richieste di accesso civico generalizzato, con le quali si chiede l’ostensione di una serie di documenti e informazioni poste a presidio e tutela del trattamento dei dati personali.
La pratica dell’invio massivo di e–mail è un modus operandi piuttosto collaudato a cui i Dirigenti scolastici sono ormai abituati e destinato esclusivamente, attraverso lo spauracchio del ricorso, all’attuazione di forme di terrorismo psicologico, che nulla hanno a che fare con la ratio sottesa al Freedom of Information Act.
La spasmodica e compulsiva modalità attraverso cui viene esercitato il diritto di accesso è espressione di una volontà ossessiva tesa ad esercitare un controllo generalizzato e diffuso sull’intero sistema scolastico e ciò, è evidente, si pone in netto e stridente contrasto con l’obiettivo che il legislatore, attraverso il decreto trasparenza, ha inteso soddisfare.
In altri termini, l’esercizio del diritto di accesso, declinato nelle forme succitate, non certo rappresenta un modo di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico […] allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche, ma semmai una forma piuttosto evidente di abuso del diritto.
Nel caso di specie, infatti, l’istanza di accesso, così come elaborata e diffusa, appare strumentale e surrettizia e non rispecchia il quadro normativo in cui l’istituto dell’accesso si colloca, né tanto meno rispetta i principi che in materia di pubblicità e trasparenza debbono comunque fungere da canone interpretativo della disciplina sull’accesso generalizzato.
Si ritiene sufficiente porre in essere una verifica in merito al puntuale adempimento degli obblighi in materia di pubblicità e trasparenza, anche avvalendosi della consulenza del proprio DPO.
Pertanto, alla luce di quanto sopra, DIRIGENTISCUOLA ritiene che non si debba dar seguito a siffatte richieste dal sapore vessatorio, palesemente finalizzate a soddisfare interessi estranei a quelli garantiti dal legislatore, e si impegna sin d’ora a tutelare e difendere i propri soci nell’ipotesi in cui il richiedente dovesse intraprendere azioni giudiziarie nei confronti degli stessi.
“Interesseremo le Autorità competenti! – commenta il Presidente Fratta – Non è possibile che i Dirigenti Scolastici, oltre a subire le molestie burocratiche da parte dell’Amministrazione, debbano essere sottoposti a simili vessazioni che alimentano inutilmente climi di tensione”