È da poco stato approvato il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del D.L. 30 aprile 2022, n. 36, recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sul quale nella seduta di ieri, 27 giugno, il Governo aveva posto la questione di fiducia nell’identico testo approvato in prima lettura dal Senato in data 23 giugno u.s. La legge di conversione entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Come già annunciato, il testo trasmesso dal Senato alla Camera contiene una modifica all’art. 47 del D.L. con cui si aggiunge, all’art. 1, comma 978, della legge 178/2020, il seguente periodo: “le istituzioni scolastiche che hanno parametri numerici uguali o superiori a quelli previsti nel primo periodo sono disponibili per le operazioni di mobilità regionale e interregionale e per il conferimento di ulteriori incarichi sia per i dirigenti scolastici sia per i direttori dei servizi generali e amministrativi…”.
Novella, questa, che ha lasciato con il fiato sospeso tutti i dirigenti scolastici aspiranti alla mobilità interregionale e coloro i quali, utilmente collocati nella graduatoria del concorso 2017, sono ancora in attesa di conferimento d’incarico.
L’intervento del legislatore si è reso necessario a seguito della pervicace ostinazione dell’Amministrazione nel non voler applicare una norma che, di per sé, era già sufficiente a rendere disponibili numerose sedi a seguito dei nuovi parametri introdotti dalla legge di bilancio 2021 e riconfermati, per un ulteriore biennio, dalla legge di bilancio 2022. Una posizione contro cui DIRIGENTISCUOLA si è schierata con forza fin dallo scorso anno, continuando ad invocare a gran voce l’applicazione della legge anche quest’anno ed in relazione alla quale, a seguito della contestabile gestione del confronto che ha avuto luogo nella prima decade di giugno sulla circolare inerente le operazioni di affidamento degli incarichi, si è rifiutata, per il secondo anno consecutivo, di firmare il verbale trasmesso tardivamente, fino a denunciare il Ministero per condotta antisindacale.
Una vicenda spinosa che culmina, finalmente, nell’inequivocabile chiarimento da parte del legislatore. Motivo per il quale, già a seguito dell’approvazione dell’emendamento in prima lettura al Senato in data 23 giugno u.s., DIRIGENTISCUOLA ha trasmesso una lettera al Ministro chiedendo la modifica della nota prot. n. 22253 dell’8.06.2022 al fine di precisare – laddove ce ne fosse bisogno – che le sedi neodimensionate siano rese disponibile per la mobilità regionale ed interregionale e per il conferimento dei nuovi incarichi.
Vigileremo sul rispetto della legge, il cui tenore non lascia adito a fraintendimenti: più chiaro di così…!
Fratta: “Dopo tanta fatica e scontri che hanno alienato anche amicizie, voglio solo augurarmi che non si inventino altri pretesti o fantasiose interpretazioni per non procedere immediatamente a rendere disponibili per le operazioni di mobilità regionale e interregionale e per il conferimento di ulteriori incarichi, tutte le 469 istituzioni neo dimensionate, ovvero anche quelle che rimarranno vacanti dopo l’esaurimento della graduatoria. A tal fine abbiamo già avanzato proposte. Parimenti mi auguro che, in caso contrario, l’intera categoria sia pronta anche ad occupare il Ministero”.