Si è da poco concluso l’incontro tra il Ministero e le OO.SS. d’Area per l’Atto d’indirizzo relativo al rinnovo del CCNL Area istruzione e ricerca per il triennio 2019-2021.
In apertura, il dott. Greco ha fornito aggiornamenti circa lo stato dell’arte delle procedure prodromiche all’applicazione del CIN sulle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche, tese a consentire, come da specifico impegno preso dall’Amministrazione, di corrispondere i nuovi importi stipendiali già dal mese di settembre p.v.
La dott.ssa Palumbo ha segnalato la necessità dell’Amministrazione di avere un quadro circa le priorità da affrontare nel nuovo contesto contrattuale, come la valutazione della dirigenza scolastica e la delega di funzioni, giusto per citare alcuni degli istituti che presentano maggiori criticità.
DIRIGENTISCUOLA, unica sigla sindacale ad aver tempestivamente disdetto il CCNL 2016-2018, tuttora vigente in regime di prorogatio, ha già da anni trasmesso al Ministero la propria piattaforma programmatica, i cui contenuti sono stati, per sommi capi, riproposti nell’odierno incontro. Per la parte economica, al di là degli incrementi della parte variabile conseguenti alla stipula del CIN fasce, permane l’obiettivo della completa perequazione per la quale, ad oggi, le risorse risultano ancora scarse e per cui si chiede al Ministero un preciso impegno politico.
Strettamente correlato al discorso perequativo é quello relativo alla valutazione, che non è oggetto di contrattazione ma che dipende dall’azione dell’Amministrazione, alla quale spetta il compito di predisporre un sistema di valutazione lineare, agile, di facile attuazione e realmente esigibile. Un’equazione, quella tra sistema di valutazione e retribuzione di risultato, che non più essere messa in discussione e che è stata riconosciuta dalla stessa Amministrazione nell’odierno incontro.
Tra gli altri punti toccati da DIRIGENTISCUOLA in relazione alla parte normativa, si segnalano i seguenti:
- INCARICHI AGGIUNTIVI: DIRIGENTISCUOLA ha chiesto di definire in maniera inequivocabile il quantum da corrispondere agli UU.SS.RR., superando le anomalie cui assistiamo attualmente in materia, ad esempio, di incarichi relativi ai PON, integralmente spettanti ai dirigenti, e quelli relativi al PNRR, per i quali si sta chiedendo la corresponsione di una percentuale.
- CONTENZIOSO GIUDICE DEL LAVORO: è necessario limitare il coinvolgimento dei dirigenti nel contenzioso davanti al giudice del lavoro, circoscrivendone l’impegno alla sola relazione sui fatti di causa, atteso che il legislatore ha previsto – art. 12, D. Lgs. 165/2001 – la costituzione di appositi uffici per il contenzioso, incardinati negli uffici scolastici regionali e nelle loro articolazioni periferiche e ad oggi attivi solo in alcune realtà territoriali.
- USO DEL MEZZO PROPRIO: è opportuno prevedere l’uso del mezzo proprio in caso di conferenze di servizio, spostamento tra plessi a volte anche molto distanti, incarichi di reggenza in scuole distanti dalla sede di titolarità, nell’ottica seguita in deroga per i dirigenti tecnici nell’esercizio della funzione ispettiva e per i revisori dei conti. Il dirigente non può e non deve utilizzare il mezzo proprio per ragioni di servizio. Lì dove non si dispone della macchina di servizio, come succede per alcuni istituti, il dirigente deve avere il rimborso delle spese per l’utilizzo del mezzo proprio.
- DELEGA: si rende necessario rendere esplicito l’uso dello strumento della delega – prevista dal D. Lgs. 165/2001, in particolare artt. 17 e 25 – di modo che cessino incertezze nella categoria e orientamenti difformi dell’amministrazione periferica, anche – e non solo – quando il dirigente scolastico deve andare in ferie.
- SANZIONI: è fondamentale creare una gradualità delle sanzioni. Nell’attuale sistema, dopo la multa fino a 500 euro scatta immediatamente la sospensione: bastano anche due semplici sospensioni di 1 solo giorno con la recidiva e si rischia il licenziamento disciplinare. Occorre introdurre sanzioni intermedie come per il restante personale: avvertimento scritto e censura, oltre ad eliminare il rischio del licenziamento anche per due semplici sospensioni di un solo giorno.
- ORARIO DI SERVIZIO: è opportuno non irrigidire il sistema, garantendo la flessibilità della dirigenza scolastica per cui si ritiene più che sufficiente la formula attuale: il dirigente organizza il suo orario in base alle esigenze di funzionalità e garantendo la presenza quando è necessario, senza essere obbligato, come pretendono alcuni DD.GG., a comunicare alcunché agli stessi. Si ritengono superflue ulteriori specificazioni, ma è fondamentale che l’Amministrazione emani una direttiva che renda palese questo dispositivo agli uffici periferici che, spesso, assumono ingiustificati ed illegittimi atteggiamenti vessatori.
- MOBILITÀ: esauritisi gli effetti delle deroghe temporanee ex lege della mobilità interregionale sino al 60% dei posti disponibili ed ora elevati al 100% per l’a. s. 2023-2024, occorre mettere mano alla questione degli istituti contrattuali soprattutto della mobilità interregionale che non possono essere gli stessi per i concorsi regionali e per quello nazionale del 2017. Finalmente anche le altre sigle sindacali hanno ammesso che la mobilità è prerogativa contrattuale che non poteva e non doveva essere demandata al potere legislativo seppure temporaneamente. Se tutte le OO.SS. rappresentative avessero disdetto il CCNL e chiesto apposita sezione di contrattazione molti danni sarebbero stati evitati. È necessario, quindi, chiarire che l’interregionalità va applicata ai soli concorsi regionali, ritenendosi che, per il concorso nazionale, si debba prevedere un sistema che consenta la partecipazione alla prima fase delle operazioni, incidendo tale concorso sull’intero territorio nazionale.
- MOBILITA’ PROFESSIONALE: come per gli altri dirigenti deve essere prevista la mobilità professionale come fatto ordinario, così come succede per gli altri dirigenti che possono transitare, a domanda, in altre amministrazioni.
Preso atto delle proposte avanzate dalle OO.SS., l’Amministrazione si è impegnata a comunicare gli esiti dell’odierno incontro al Ministro ed al Capo di Gabinetto, onde consentire l’emanazione dell’Atto d’indirizzo e passare alla fase della riapertura dei tavoli contrattuali in tempi brevi.
Prima del termine dell’incontro DIRIGENTISCUOLA ha chiesto all’Amministrazione di acquisire le note diramate dagli UU.SS.RR. sulla mobilità, per verificare che la giungla che si doveva eliminare, fissando i criteri a livello nazionale, permane non solo nei criteri ma anche nelle variegate, irregolari e illegittime convocazioni regionali.