Si è tenuto l’incontro informativo sulla bozza dell’ordinanza e delle relative linee guida per la valutazione nella scuola primaria.
Dirigentiscuola ha eccepito, in via preliminare, che c’è stata una convocazione ad horas e non è certamente la prima volta che questo accade. Questo modo di procedere sta diventando una spiacevole abitudine che rischia di diventare una normale procedura con conseguente lesione dei diritti sindacali. Le convocazioni devono avvenire con congruo anticipo e alla convocazione deve essere allegata la documentazione con la posizione dell’amministrazione in modo che la parte sindacale possa presentare modifiche o osservazioni. Tempi così ristretti non consentono l’esame dei documenti (quando ci sono) né la semplice calendarizzazione degli impegni sindacali per cui, visto che le numerose segnalazioni sono rimaste inascoltate, Dirigentiscuola ha presentato formale rimostranza. Le scuole sono luoghi sicuri perché c’è un lavoro massacrante che le rende tali, ma questo non ha portato a snaturare le relazioni sindacali che avvengono nei modi e nei tempi previsti dalla normativa per cui non si comprende come l’amministrazione non faccia altrettanto, ignorando l’istituto contrattuale del confronto alla base tra l’altro di ogni relazione democratica.
Il Dr. Bruschi ha illustrato i punti salienti delle linee guida frutto del lavoro iniziato a settembre. L’impianto si pone in continuità con la normativa vigente in particolare al D.Lgs 62/2017 e le Indicazioni nazionali, andando a modificare solo la parte riguardante la valutazione intermedia e finale, nel rispetto della tradizione valutativa delle scuole nelle valutazioni intermedie e nella scelta degli obiettivi di apprendimento più significativi per la valutazione. I tempi sono stati dettati dal Parlamento e il lavoro di preparazione dell’ordinanza è stato fatto nel minor tempo possibile considerando l’importanza della tematica, si sottolinea l’importanza dell’informazione della trasparenza nei confronti delle famiglie, in particolare le famiglie non italofone. E’ prevista una formazione di accompagnamento per i docenti. La dr.ssa Silvestro precisa che anche la valutazione dell’ed.civica e dell’attività alternativa seguiranno gli stessi criteri. Per facilitare i docenti nell’individuare quali obiettivi di apprendimento sono esplicito oggetto di valutazione per ogni classe e ogni disciplina e semplificare di conseguenza l’elaborazione del giudizio descrittivo, sono forniti alcuni chiarimenti. Gli obiettivi contengono sempre sia l’azione che gli alunni devono mettere in atto, sia il contenuto disciplinare al quale l’azione si riferisce. Più specificamente:
- l’azione fa riferimento al processo cognitivo messo in atto;
- i contenuti disciplinari possono essere di tipo fattuale (terminologia; informazioni; dati; fatti; …), concettuale (classificazioni; principi; …), procedurale (algoritmi; sequenze di azioni; …) o metacognitivo (i nuclei tematici delle Indicazioni Nazionali costituiscono il riferimento per identificare eventuali aggregazioni di contenuti o di processi di apprendimento).
In coerenza con la certificazione delle competenze per la quinta classe della scuola primaria sono individuati quattro livelli di apprendimento:
- avanzato;
- intermedio;
- base;
- in via di prima acquisizione.
I livelli sono definiti sulla base di dimensioni che caratterizzano l’apprendimento e che permettono di formulare un giudizio descrittivo. I livelli si definiscono in base ad almeno quattro dimensioni:
- l’autonomia dell’alunno;
- la tipologia della situazione (nota o non nota);
- le risorse mobilitate per portare a termine il compito;
- la continuità nella manifestazione dell’apprendimento.
Le linee guida forniscono anche, a puro titolo esemplificativo, una possibile impostazione e soluzione grafica che può essere adottata per il documento di valutazione.
Dirigentiscuola non ha avuto il tempo sufficiente per un esame approfondito delle Linee Guida tuttavia si possono fare alcune osservazioni. Si intravede un grande lavoro di approfondimento e il collegamento con le norme precedenti ed è certamente apprezzabile lo sforzo di semplificare utilizzando i livelli della certificazione delle competenze della classe quinta e una terminologia già nota, ma ci sono anche forti criticità. Il lavoro di progettazione che il documento prevede è già stato fatto a settembre e molte scuole hanno già lavorato sulla valutazione con conseguente modifica dei registri elettronici. L’accompagnamento con la formazione, di fondamentale importanza, è poco praticabile a anno scolastico inoltrato senza considerare che in piena pandemia sembra veramente poco opportuno impegnare i docenti anche su questo fronte. Sarebbe più importante il giudizio sintetico più che il giudizio analitico in modo da riuscire a delineare un quadro preciso dell’alunno che risulta anche più comprensibile alle famiglie. Vista la situazione sarebbe stato opportuno un approfondimento sulla valutazione della DDI. La precedente procedura valutativa si basava su numerose e svariate prove che la DDI non permette di effettuare, inoltre tutte le procedure che valutavano l’alunno sia in modalità sommativa che formativa col nuovo metodo diventano desuete per cui anche se a anno scolastico iniziato sarebbe auspicabile una formazione che desse ai docenti l’opportunità di dare una valutazione chiara e trasparente sia alle famiglie che agli stessi alunni.
Le linee guida saranno inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il previsto parere da cui potrebbero scaturire spunti interessanti.