In vista del prossimo incontro all’ARAN, per evitare che si ripeta la scena dell’incontro del 18 ottobre, DIRIGENTISCUOLA ha scritto al Dr. Pierluigi Mastrogiuseppe, l’allegata nota soprattutto per invitarlo a precisare l’ordine del giorno e l’invio della documentazione relativa con congruo anticipo.
Il 18 ottobre tutti si aspettavano la trattazione della parte economica del CCNL che prevedeva lo scippo, con il denunciato gioco delle tre carte, di ben 26 milioni di euro per avere in anticipo, solo sulla carta, i 4/12 dei fondi stanziati per il 2019 dalla finanziaria 2018. Tant’è che DIRIGENTISCUOLA ha inviato il giorno prima un nota a tutte le OO.SS. rappresentative per invitarle ad abbandonare il tavolo qualora l’ARAN avesse proposto lo scippo e studiare comuni azioni di lotta.
Il 18 l’ARAN ha cambiato ARGOMENTO! Con meraviglia e sorpresa di tutti ha comunicato che si sarebbe parlato delle relazioni sindacali sulla base della bozza inviata meno di 20 ore prima! Viste le numerose osservazioni e proposte l’ARAN si era impegnata a rivedere il testo delle relazioni sindacali per ridiscuterne all’incontro successivo fissato per il 30/10/2018, poi rinviato al 6/11/2018 e, infine, al 15 p.v.! La strategia era ed è chiara e DIRIGENTISCUOLA, come sempre, ha informato la categoria.
Sventato lo scippo e messe a nudo connivenze e compiacenze, alcune sigle sono subito corse al riparo dichiarando che almeno l’allineamento della parte fissa della retribuzione di posizione, è irrinunciabile e va raggiunta con questo CCNL.
Qualche altra O.S. ha, invece reagito in modo scomposto: tipico comportamento di chi ha i nervi scoperti affermando che c’è chi finge di ignorare l’ammontare delle somme a disposizione, cerca di irretire i colleghi con prospettive tanto infondate quanto inconcludenti, ecc… il tutto solo per ottenere visibilità e qualche iscritto in più, attribuendosi perfino i meriti dello stanziamento delle cifre stanziate dalla finanziaria 2018. Quindi è giunta l’ora di stringere i denti …tanto è vero che hanno vibratamente protestato per la riconvocazione a distanza di un mese!!
Questi trucchi e strategie non funzionano più e offendono solo l’intelligenza della categoria che se in passato non seguiva e, quindi, non sapeva, ora, grazie alla puntuale informazione di DIRIGENTISCUOLA sa …distinguere il grano dal loglio! Sa anche bene che non serve a niente serrare i denti perché l’ARAN non firmerà mai il CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca se prima non sarà firmato quello delle Funzioni Centrali.
Le trattative della citata area, vale la pena ricordarlo, sono state interrotte da oltre un mese per abbandono del tavolo da parte della CODIRP, della CIDA, della COSMED e della CONFEDIR e ad oggi ancora non sono state riprese, quindi ci si può stringere i denti quanto si vuole ma il CCNL non sarà firmato a breve ed è giusto che la categoria lo sappia. Come è giusto che venga a conoscenza del tentativo, anch’ esso sventato, messo in atto in ARAN da chi ha tentato di ritardare o far saltare la pubblicazione della rappresentatività che decorrerà dall’1/01/2019! Qual è il nesso con il rinnovo dei CCNL di AREA? Chi aveva interesse a ritardare la pubblicazione e perchè?
Di questi problemi e strategie la categoria è stata sempre tenuta all’oscuro. Ora inizia a sapere e ad agire di conseguenza e se qualcuno perde qualche iscritto farebbe bene a chiedersi il perché!
Vale ancora la pena di ricordare che DIRIGENTISCUOLA:
- sa bene che le somme stanziate per il CCNL 2016/2018 sono 37 milioni per il 2018, 41 per il 2019 e 96 per il 2020, ma sa altrettanto bene che dovrebbero valere per il rinnovo del CCNL 2016/2018. Non a caso ha ribadito al tavolo, e ha chiesto a tutte le OO.SS. presenti di sostenerlo, la differenza tra valenza e esigibilità: le somme stanziate potranno anche essere esigibili nel 2018-2019 e 2020, ma DEVONO VALERE per il triennio 2016/2018 senza scippare ben due anni con l’aggravante che per il prossimo CCNL, valevole per il 2019/2021, ben due anni sarebbero “coperti” da 41 milioni per il 2019 e 96 per il 2019, quindi ci si potrà aspettare solo lo stanziamento per il 2021;
- sa bene che mancano all’ appello i soldi della RIA dei cessati dal 2010. Sono qualche decina di milioni dei quali non ne parla nessuno;
- sa bene che non si può accettare che lo stanziamento del FUN venga calcolato sulla base del personale in servizio (poco più di 6.500) bensì sul numero delle istituzioni scolastiche (esattamente 8.640 a.s. 2018/2019);
- sa bene che le reggenze devono essere totalmente a carico della fiscalità generale e non a carico del FUN: i dirigenti pagano le reggenze! Pura follia;
- sa anche bene che con l’affidamento dell’incarico a circa 2.500 vincitori del concorso, se le somme riportate non saranno assicurate, paradossalmente la retribuzione rischia di diminuire: un conto è dividere la torta tra 6500 (- meno i pensionamenti del prossimo anno), ben altro tra circa 8.500.
Queste cose sono a conoscenza di tutti e non si può fare finta di non saperle e di invitare a stringere i denti e chiudere in fretta con lo spauracchio del gioco delle tre carte. Stringiamo pure i denti ma per tutelare la categoria!
Non resta che rinnovare l’invito a unire le forze anche a chi, vistosi scoperto, reagisce in modo scomposto. Alle parole devono seguire i fatti altrimenti la categoria, e sarebbe ora, non revocherà solo qualche delega. All’ennesimo e ulteriore danno alla categoria DIRIGENTISCUOLA non ci sta.