Solita pantomima dei confederali sulla valutazione dei dirigenti scolastici. Ringraziamenti infiniti all’amministrazione e l’ennesima molestia burocratica nella compilazione di scartoffie fini a se stesse, svincolata dalla retribuzione di risultato: frutto di un loro accordo clandestino con l’Amministrazione, del quale la stessa non ha voluto lasciare traccia documentale, ma che, su nostra insistenza, è stato costretta a leggere.
Durissima la reazione di DIRIGENTISCUOLA, che esige una valutazione conforme a legge, tesa ad apprezzare il conseguimento di specifici obiettivi e le generali capacità organizzative, non già di perpetuare un percorso di miglioramento continuo sotto l’invasiva tutela di esperti reali o presunti per chi ha già superato un concorso. Ancora una volta ci opporremo alla compilazione di protocolli e loro ammennicoli, proclamando la disubbidienza civile e lo stato di agitazione della categoria.
All’Amministrazione che intendeva così chiudere l’incontro, DIRIGENTISCUOLA ha chiesto spiegazioni sul perché non fosse stato inserito all’o.d.g. l’argomento sugli esami di Stato, nonostante esplicita richiesta; pertanto costringendola a trattarlo.
Nonostante tutte le sigle, seppure con motivazioni differenti, abbiano invitato l’Amministrazione a modificare la nota del 6 u.s., attenendosi esclusivamente alla legge, la stessa è rimasta sorda ad ogni sollecitazione. A questo punto dovrà essere intrapresa la via del contenzioso se l’Amministrazione non cambierà idea nei prossimi giorni, senza che ciò escluda azioni ancor più radicali.