NELL’ USR VENETO VIGE L’IMPUNIBILITA’ DEL “GIUDICE”
Quis custodiet custodes?
La “custodia” della legalità e della legittimità nella P.A. è affidata al responsabile dell’U.P.D. (Ufficio procedimenti disciplinari). Quando a non rispettare la legge o a violarla è, invece, proprio il “custode” vige l’impunibilità o si cerca un capro espiatorio. E’ successo nel Veneto!
In data 25/01/2021 la Dr.ssa Mirella Nappa, dirigente dell’UPD del Veneto, in veste di responsabile dell’A.T.P provinciale di Venezia (l’ex provveditorato agli studi), aveva inviato a tutti i dirigenti scolastici la nota avente per oggetto “Disposizioni concernenti gli alunni ed il personale docente/ATA in regime di protezione – Legge 82/1991” violando gravemente la privacy allegando i dati sensibili di tutti i dirigenti scolastici.
DIRIGENTISCUOLA segnalava immediatamente la grave violazione alla Dr.ssa Carmela Palumbo, D.G. dell’U.S.R. Veneto e, p.c., al Capo di Gabinetto e del Dipartimento del Ministero, affinché fossero presi i provvedimenti del caso.
DIRIGENTISCUOLA evidenziava che, nei confronti di una Dirigente scolastica, che aveva inviato alla Dr.ssa Nappa due note riservate per segnalare gravi molestie nei confronti degli alunni da parte di un pedofilo, era stato avviato un procedimento disciplinare rimarcando, per la prima nota, che “nessuna clausola di riservatezza dei dati particolari trattati accompagnava la missiva di cui trattasi alla luce di quanto previsto dal vigente Codice della Privacy…” e, per la seconda, che “risulta trasmessa dall’Istituzione scolastica diretta dalla S.V. senza alcuna nota accompagnatoria, e anche questa comunicazione senza alcuna clausola di riservatezza dei dati, alla luce di quanto previsto dal vigente Codice Privacy…”, irrogando alla stessa una pesantissima esemplare sanzione disciplinare: la sospensione dal servizio per tre mesi senza retribuzione non tenendo in alcuna considerazione che l’invio delle due missive era stato effettuato dal DSGA e non dalla DS!!
Il Presidente di DIRIGENTISCUOLA, Attilio Fratta, così concludeva la segnalazione: “Nel violare gravemente la privacy di tutti i dirigenti dell’ATP di Venezia, la Dr.ssa Nappa non stava gestendo situazioni difficili che possano giustificare errori così gravi, eppure, da quanto è dato sapere la cosa è passata inosservata. Cosa succederà ora alla Dr.ssa Nappa? Si avvierà nei suoi confronti un procedimento disciplinare oppure si chiuderà un occhio, ovvero si giustificherà il comportamento in quanto errare human est? E se così sarà, perché lo stesso trattamento non è stato riservato” alla dirigente scolastica?
Emblematica la risposta del D.G. Palumbo: “per il caso di violazione della privacy ho immediatamente attuato le misure previste in questi casi dalla normativa (Data Breach). Il responsabile della violazione, che non è la dr.ssa Nappa, è stato richiamato formalmente” .
La stessa si è affrettata a inviare a tutti i dirigenti interessati una nota ma non per chiedere almeno scusa, bensì per giustificare la Dr.ssa Nappa e per confidare nel buon senso di tutti per la non ulteriore divulgazione: “Gentile Dirigente, spiace comunicare di aver accertato che in data 25/01/2021 è occorsa violazione di dati personali che La riguardano. Nello specifico, è avvenuta la diffusione interna fra Voi Dirigenti Scolastici della provincia di Venezia di recapiti di posta elettronica di tipo personale.
Ciò si è verificato nonostante tutte le misure organizzative poste in essere e la consapevolezza sui temi della privacy. L’accaduto è definibile di basso impatto nella misura in cui le persone che hanno acquisito, in modo inconsapevole, le suddette informazioni personali sono solo i dirigenti scolastici della provincia di Venezia, ragion per cui, si fa affidamento sulla disciplina e sul buon senso di tutti i destinatari per la non ulteriore divulgazione.”
Eh no! La legge è uguale per tutti.
Se per aver, un DSGA, inviato due note riservate senza aggiungere la clausola di riservatezza (..e sarebbe violazione della privacy?) la Dr.ssa Nappa sospende per ben tre mesi senza alcuna retribuzione la Dirigente della scuola, non ci si può limitare a richiamare formalmente il responsabile della violazione …che non è la Dr.ssa Nappa per aver violato la privacy di tutti i dirigenti della provincia di Venezia….e solo perché DIRIGENTISCUOLA le ha segnalato la grave violazione.
DIRIGENTISCUOLA ha già chiesto, con adeguate motivazioni, la revoca dell’incarico di dirigente dell’UPD alla Dr.ssa Nappa, anche per evitare che al drammatico caso Pecchini, sottoposto a un vero e proprio massacro che lo ha indotto al suicidio, se ne potessero aggiungere altri.
DIRIGENTISCUOLA NON CI STA. Denuncerà il caso al Garante della Privacy, al superiore “Ministero” e all’Ispettorato presso il ministero della F.P./Semplificazione.
Ci sarà pure un Giudice a Berlino!!