Lo scorso anno scolastico ha motivato la sua decisione, per “sensibilità” e salvaguardia della continuità, ritardando sia la pubblicazione della graduatoria provvisoria che quella definitiva, in modo da giustificare il proprio illegittimo ed irregolare comportamento.
Quest’anno ha deciso di non affidare gli incarichi perché attende l’esito dei ricorsi amministrativi.
DIRIGENTISCUOLA ha inviato la nota in allegato alla Dr.ssa Franzese e alle massime Autorità della Nazione invitando la prima a procedere all’affidamento degli incarichi, i secondi ad intervenire anche in sostituzione della Franzese a mezzo avocazione dei poteri conferiti alla stessa.
“Se non fosse perché la Campania è sicuro che si trova in Italia, verrebbe il dubbio che si tratta di un’altra nazione autonoma e con regole prive di ogni logica e razionalità– precisa Attilio Fratta, Segretario Generale della DIRIGENTISUOLA e aggiunto della CONFEDIR – . Se è incomprensibile e assurdo il comportamento e la decisione del D.G. Franzese, è ancora più grave quello dell’Amministrazione che, pur sapendo, non interviene. Sono stato costretto a inviare alla Franzese e ai responsabili delle Istituzioni, una nuova lettera di invito-diffida a procedere.
Parimenti grave ed incomprensibile è il silenzio di quanti (OO.SS. – Associazioni – Parlamentari –campani – rappresentanti delle istituzioni locali – famiglie, ecc…) dovrebbero avere a cuore le sorti della scuola campana.
Gravissima e incomprensibile, infine, la mancata reazione dei diretti interessati i quali, come minimo, dovrebbero chiedere al Giudice il risarcimento dei danni subiti almeno per quanto concerne la differenza retributiva. Oltre cento neo dirigenti non sono stati nominati lo scorso anno con un danno di oltre 15.000 euro + compensi accessori. Oltre duecento rischiano di non essere nominati quest’anno con un danno di pari importo.
Dirigentiscuola da tempo ha messo a disposizione degli interessati i propri legali per la richiesta di risarcimento del danno patrocinando i ricorsi gratuitamente. Sarebbe ora che gi interessati reagissero con determinazione e in gruppo.
Rivolgo alla stampa e ai parlamentari campani un accorato appello ad intervenire evidenziando che se i diretti interessati non reagiscono è semplicemente perché non si sentono tutelati e temono reazioni e/o ritorsioni, il che è molto grave. Tocca a loro gridare allo scandalo e difendere la scuola campana oltre che gli aventi diritto all’affidamento degli incarichi.”