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CONCORSO RISERVATO… IN PUNTO DI DIRITTO

CONCORSO RISERVATO… IN PUNTO DI DIRITTO

Nonostante i nostri tre precedenti comunicati i colleghi continuano a chiederci “Secondo voi cosa succederà l’8 ottobre? Cosa deciderà il TAR?

Comprendiamo l’ansia dei colleghi, ma non abbiamo la sfera di cristallo!

Se il TAR, come dovrebbe essere, applicherà la legge e, ancora prima, i principi costituzionali, …succederà quello che prevede la legge!

Non è così! Non sempre la legge viene applicata, sempre più spesso viene “applicata per i nemici e interpretata per gli amici” con tutte le prevedibili conseguenze sulla tenuta del sistema e della stessa democrazia.

Non ci resta, quindi, che rispondere a chi ci interpella che non esiste il “secondo voi” e che non siamo canne al vento al pari dei nostri competitors che prendono posizioni in base ai loro interessi e/o tornaconti.

Per DIRIGENTISCUOLA esiste la legge che va applicata e rispettata anche quando non ci piace: DURA LEX SED LEX!

Nelle more della pronuncia del TAR, nella speranza di fare cosa utile agli interessati, abbiamo chiesto al nostro esperto di diritto, Francesco G. Nuzzaci, un parere tecnico… in punto di diritto, che mettiamo a disposizione degli interessati (vedi in calce), in attesa della pronuncia del TAR.

Nell’incontro che DIRIGENTISCUOLA ha avuto con i vertici del Ministero nel corso dell’incontro del 27 u.s., il Capo di Gabinetto, Dr. Recinto, ha assicurato che l’Amministrazione, subito dopo il pronunciamento del TAR, procederà all’affidamento degli incarichi… agli aventi diritto!

Le soluzioni, non ipotesi, sono solo due:

  • se il TAR rigetterà il ricorso o revocherà la sospensiva rinviando la discussione al merito, affiderà gli incarichi in base alla graduatoria impugnata;
  • se entrerà nel merito e accoglierà il ricorso procederà all’affidamento degli incarichi utilizzando la prima graduatoria… quella “scomparsa dai radar”.

Negli interessi di tutti e della scuola italiana DIRIGENTISCUOLA auspica che il TAR si pronunci nel merito. Facile immaginare il caos e i danni qualora il Ministero dovesse essere costretto a revocare gli incarichi e a rifarli nel corso dell’anno.

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