Stavolta la bugia è stata macroscopica, suscitando un’indignazione tale da indurre persino i sindacati del comparto (sic!) a prendere posizione. Ci riferiamo alla questione del confronto retributivo tra dirigenti scolastici e docenti, sollevata nei giorni scorsi da tendenziosi articoli apparsi sulla stampa nazionale in relazione ai risultati del Rapporto OCSE, cui ha prontamente replicato DIRIGENTISCUOLA con un articolo che ha avuto echi sulle principali agenzie di stampa.

Nel comunicato unitario diramato dal comparto sull’argomento si evidenzia come “…il confronto (stipendio DS vs stipendio docente n.d.r.) sia metodologicamente sbagliato e fuorviante, perché si tratta di ruoli e profili che non è possibile confrontare, che attengono a professioni profondamente diverse, anche se svolte nell’ambito delle istituzioni scolastiche…”

Era ora! Prendiamo atto con soddisfazione di questa storica svolta che ha portato, finalmente, anche i sindacati del comparto ad affermare ciò che DIRIGENTISCUOLA sostiene da sempre, riconoscendo che i confronti si fanno in orizzontale a parità di qualifiche, e non, come sempre avvenuto in passato, in verticale, mettendo a confronto le retribuzioni dei dirigenti con quelle dei docenti. Auspichiamo che tali dichiarazioni congiunte possano avere risvolti concreti anche in occasione della riapertura dei tavoli contrattuali: sarà, quello, il momento in cui alle parole dovranno seguire i fatti, con la giusta condivisione delle battaglie condotte in questi anni da DIRIGENTISCUOLA per il legittimo riconoscimento dell’allineamento retributivo.

In caso contrario, dovremo, ahinoi, constatare ancora una volta di aver assistito a strategie finalizzate ad arginare la paventata emorragia di iscritti che si potrebbe registrare con l’imminente pubblicazione dei dati relativi alla rappresentatività.