A mali estremi, estremi rimedi!
Dopo aver atteso per ben tre giorni l’annunciato verbale del pseudo confronto inerente la mobilità dirigenziale, che l’Amministrazione si era impegnata a inviare entro le ore 14 del 27 u.s.;
dopo aver denunciato il tentativo di distogliere l’attenzione della categoria dal problema;
dopo aver comunicato che non avremmo partecipato al fallito tentativo di conciliazione del quale si allega il verbale;
dopo aver inutilmente sperato che l’Amministrazione, resasi conto degli errori commessi, avrebbe rimediato riconvocando le parti per esperire, in ossequio alle procedure previste dal CCNL, il confronto peraltro chiesto dalla stessa Amministrazione in seguito all’annuncio che lo avremmo chiesto noi,
siamo costretti a diffidare l’Amministrazione confidando che prevalga il buon senso e che non ci costringa a esperire ricorso per condotta antisindacale per evidente violazione dell’art. 28 della legg. 300/70.
DIRIGENTISCUOLA, dopo essere riuscita a modificare, in sede di contrattazione per il rinnovo del CCNL, i precedenti istituti contrattuali, rimettendo a livello nazionale materie in precedenza rimesse alla contrattazione e/o informativa regionale, ad esclusione dei criteri per l’assegnazione delle reggenze, non permetterà a nessuno di violare le nuove norme e/o istituti, specie con strategie e mezzucci di bassa lega: DURA LEX SED LEX!
La categoria, per anni distratta o fiduciosa, finalmente ha aperto gli occhi e intende recuperare dignità e rispetto. Nessuno si può più permettere di ingannarla. I responsabili è ora che rispondano dei danni causati anche sotto il profilo economico. E’ una vergogna non più tollerabile. Dirigenti con almeno il triplo di responsabilità non possono continuare a percepire la metà della retribuzione dei colleghi di pari fascia.