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CONFRONTO SU OPERAZIONI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI.

CONFRONTO SU OPERAZIONI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI.

CONFERME, MUTAMENTI E MOBILITÀ INTERREGIONALE CON DECORRENZA 01/09/2024

Si è svolto nel pomeriggio di oggi l’attesa riunione di informazione e confronto sulla mobilità dei dirigenti scolastici.

La seduta si apre con la discussione sulla bozza di circolare che il MIM si accinge a diramare contenente la regolamentazione delle fasi della mobilità e dei criteri di regolamentazione delle procedure all’interno di ogni singola fase.

L’argomento più dibattuto nella giornata odierna:

  • Il conferimento degli incarichi per le scuole oggetto di ristrutturazione/dimensionamento.

 

Nel merito del conferimento degli incarichi dirigenziali che coinvolgono le scuole oggetto di dimensionamento, DIRIGENTISCUOLA  ha richiesto l’applicazione dei criteri previsti dal contratto, non accettando la risoluzione che il MIM vorrebbe nel caso di “accorpamento“ tra due scuole.  Nelle intenzioni del MIM,  la mobilità dovrebbe partire dalle delibere delle regioni nella parte in cui si pronunciano in termini di  scuola accorpata/scuola accorpante  lasciando al  dirigente della scuola accorpante  il mantenimento delle sede di titolarità.

Abbiamo messo in evidenza che partire dai decreti regionali, peraltro non univoci nell’utilizzo della terminologia, significa assecondare un parametro di riferimento del tutto arbitrario, non suffragato dal  C.C.N.L., in cui non si fa differenza alcuna tra accorpamenti  e fusioni, e che si pronuncia solo il termini di “modifiche“ e “ristrutturazione” della sede di servizio, definendo dei criteri già chiari.

Abbiamo richiesto criteri definiti che assicurino chiarezza e uniformità di comportamento sull’intero territorio nazionale, in linea con il Contratto nazionale. Niente altro che il rispetto del Contratto.

Far passare il nuovo parametro significherebbe anche assecondare il risultato di un piano di dimensionamento affidato alle delibere regionali che i dirigenti scolastici, nella maggioranza dei casi, hanno subìto e che paradossalmente continuerebbero a subire anche nelle sorti professionali.

La Giunta Regionale decide quante scuole autonome sopprimere o mantenere, ma  l’assegnazione del personale è di competenza dello Stato.

DIRIGENTISCUOLA non ha alcuna intenzione di  devolvere  al soggetto politico regionale e/o provinciale il potere di decidere quale dirigente debba essere assegnato all’Istituzione scolastica sorta per effetto della ristrutturazione dell’Ufficio dirigenziale. Tutto ciò ci sembra possa andare a confliggere  con il principio di imparzialità  e di buon andamento dell’azione amministrativa, la cui tutela è invece idonea e necessaria per  prevenire e dirimere ex ante molti potenziali contenziosi.

A  nostro avviso si introduce oggi, per la prima volta, un precedente pericoloso, ossia il potere di decidere ex ante l’assegnazione del Dirigente scolastico a una scuola e di farlo decidere ad una giunta regionale.

Per scongiurare  tutto ciò sarebbe sufficiente che il MIM si attenesse a  criteri oggettivi, difficilmente contestabili e pacificamente applicati in tutti questi anni, con una maggiore specificazione in termini operativi, per non lasciare ampi margini di manovra agli UU.SS.RR. e creare difformità.

La discussione molto lunga, seppur pacata,  non ha dato cenni di risoluzione, tant’è che è stata aggiornata con possibilità di invio di relazioni scritte sull’argomento che DIRIGENTISCUOLA non tarderà a trasmettere,  anche sulle altre questioni che riguardano la mobilità e che non hanno trovato il giusto spazio nel pomeriggio di oggi.

Seguiranno aggiornamenti.

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