Con la nota allegata DIRIGENTISCUOLA ha chiesto all’Amministrazione la revisione dei criteri per la determinazione delle fasce di posizione delle scuole, onorando l’impegno assunto con la dichiarazione riportata in calce al CIN sottoscritto definitivamente l’1/08/2023.
Come noto, pur di far entrare in vigore il nuovo sistema a decorrere da settembre 2023, il CIN è stato firmato nonostante gli importi di ogni fascia non fossero gli stessi su tutto il territorio nazionale, con l’impegno di revisione dei criteri in modo che, a decorrere dall’a.s. 2024/2025 gli importi delle fasce fossero uguali su tutto il territorio nazionale.
Come sempre anche coloro che avevano previsto l’assurdo sistema del FUN, all’atto della sottoscrizione del CIN si sono attribuiti tutti i meriti. DIRIGENTISCUOLA fu costretta a fare chiarezza organizzando una diretta streaming che gli interessati possono vedere sul CANALE YOUTUBE DIRIGENTISCUOLA.
A decorrere dal mese di settembre (ottobre per i neo assunti) finalmente i dirigenti scolastici percepiranno per intero il loro stipendio come tutti i lavoratori. L’anomalia, una delle tante del sistema scuola tollerato dalla categoria, ha ritardato, anche per anni, la corresponsione della retribuzione della parte variabile della retribuzione di posizione con accumulo di crediti anche superiori a 20.000 euro. Rovescio della medaglia: molti dirigenti sono stati anche costretti a restituire somme percepite.
È stato possibile raggiungere l’attuale traguardo grazie alla determinazione di DIRIGENTISCUOLA in fase di revisione del CCNL 2016/2018 ponendo così fine alla giungla determinata dai CIR e al sistema di quantificazione del fondo regionale originariamente quantificato in base alle “teste” e non alle “sedie”.
Per raggiungere il completo allineamento della retribuzione bisogna perequare, dopo la retribuzione di posizione fissa e variabile, quella di risultato subordinata all’introduzione del sistema di valutazione osteggiato da anni dalle OO.SS. del COMPARTO consce che, a cascata, bisogna introdurre la valutazione anche per il restante personale docente e ATA.
Conclude il Presidente Fratta: “Non sarà un’impresa facile. L’obiettivo si potrà raggiungere solo se e quando la categoria lo vorrà. Non bisogna fare manifestazioni e scioperi. Basta semplicemente essere uniti in un’unica Associazione di categoria evitando così che al tavolo dell’AREA possano sedersi sigle del COMPARTO che hanno ben altri interessi. Le recenti conquiste e la rimozione di alcune delle tante anomalie sono state raggiunte per un semplice motivo: le OO.SS. del COMPARTO non hanno più la maggioranza al tavolo grazie a quanti hanno dato fiducia a DIRIGENTISCUOLA. La vera rivoluzione avverrà allorquando le sigle del COMPARTO non siederanno più al tavolo dell’AREA e questa rivoluzione “silenziosa” la potrà fare solo la categoria.”