“Fermi restando il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni definiti, per gli anni scolastici 2025/2026 e 2026/2027, dal decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n. 127 del 30 giugno 2023, le Regioni, per il solo anno scolastico 2024/2025, possono attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,5% del contingente dei corrispondenti posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali ed amministrativi definito, per ciascuna Regione, per il medesimo anno scolastico 2024/2025, dal citato decreto n. 127 del 2023, senza un corrispondente incremento delle facoltà assunzionali“
È questo quello che leggiamo nell’art. 5 della bozza del Decreto “Milleproroghe“ che, se approvato, dovrebbe comportare, per il solo anno scolastico 2024/2025, un aumento delle istituzioni autonome nella misura massima del 2,5% (fino al 2,5 %) calcolato sul contingente dei DS e DSGA, fissato per il medesimo anno scolastico. Il comma specifica, inoltre, che l’ampliamento delle sedi non rileva ai fini della mobilità e delle nomine in ruolo.
In attesa dell’approvazione definitiva e dell’interpretazione autentica dell’articolo, avanziamo la nostra interpretazione.
L’aumento delle sedi non determina un aumento dei posti dei Dirigenti scolastici, né ai fini della mobilità né ai fini delle facoltà assunzionali. Avremmo preferito il contrario!
Lo riteniamo, comunque, positivo se orientato nella direzione di riassorbire progressivamente l’esubero dei Dirigenti scolastici che in talune Regioni, con i tagli delle scuole autonome già previsti, costituirà una certezza. Non lo riterremo per nulla positivo se l’ampliamento delle istituzioni autonome si tradurrà in un aumento indiscriminato delle scuole in reggenza o in un proliferare di trattenimenti in servizio oltre i limiti e le condizioni previsti per legge. Su questo aspetto rimaniamo vigili e daremo aggiornamenti.
L’aumento potrà essere richiesto entro il 1 marzo 2024 anche dalle Regioni che hanno già concluso l’iter del dimensionamento.
Le previsioni “massime” del Decreto Milleproroghe determinerebbero una situazione nuova, di seguito rappresentata:
Regione | Contingente 24/25 | Ampliamento fino al 2,5% (+ *al netto degli arrotondamenti) |
Abruzzo |
179 |
4 |
Basilicata |
84 |
2 |
Calabria |
281 |
7 |
Campania |
839 |
20 |
Emilia Romagna |
519 |
12 |
Friuli ( scuole con LI) |
143 |
3 |
Friuli ( scuole con LS) |
12 |
0 |
Lazio |
685 |
17 |
Liguria |
170 |
4 |
Lombardia |
1115 |
27 |
Marche |
210 |
5 |
Molise |
49 |
1 |
Piemonte |
520 |
13 |
Puglia |
569 |
14 |
Sardegna |
228 |
5 |
Sicilia |
710 |
17 |
Toscana |
455 |
11 |
Umbria |
133 |
3 |
Veneto |
560 |
14 |
7461 |
+ 179 |