Sulla vicenda del dirigente sospeso, DIRIGENTISCUOLA interviene a difesa della verità, del rispetto delle procedure, contestando, come sempre, i processi mediatici sommari che gettano ombre sulla correttezza professionale del singolo e di un’intera categoria.
Atti, fatti, tempi di intervento, sfere di competenze, presunte omissioni esigono di essere ricostruiti con tutte le garanzie di legge nelle sedi deputate.
DIRIGENTISCUOLA esprime la propria indignazione per come gli avvenimenti sono stati raccontati dalla stampa e per come il D.G. dell’USR Lazio ha agito sospendendo il dirigente scolastico ancor prima di averlo ascoltato e avviando un procedimento disciplinare con motivazioni inconsistenti. Da una prima lettura degli atti ci sembra che la storia che ha condotto alla sospensione dal servizio del collega sia tutta da riscrivere, dall’inizio alla fine. Troppo comodo avviare procedimenti disciplinari, la cui legittimità è tutta da verificare, a carico del capo d’istituto per acquietare gli animi… visti gli echi della stampa. La tutela del minore è prioritaria, ma non è certo questo il modo di garantirla.
Commenta il Presidente Fratta: “Il D.G. dell’USR Lazio anziché sostenere il proprio dirigente, lo condanna sommariamente ledendo il diritto costituzionale di difesa. Abbiamo denunciato ripetutamente le aggressioni subite da dirigenti e professori da parte di genitori e alunni. Con più forza anche gli attacchi pretestuosi e strumentali al Ministro Valditara. Ora siamo di fronte ad un salto di qualità: dalle aggressioni di genitori e alunni a quella del D.G. dell’USR Lazio che senza prove e prima di concludere il procedimento disciplinare avviato ha sospeso per ben 60 giorni, nonostante la norma, per i casi in cui è prevista la sospensione cautelare, preveda non più di 30 giorni. Il dirigente alle soglie della pensione è comprensibilmente distrutto, fisicamente e psicologicamente. L’aggressione fisica avrebbe fatto meno male! Se il provvedimento di sospensione non verrà revocato DIRIGENTISCUOLA è pronta a mobilitare anche la task-force.”
E nel mentre scriviamo il presente comunicato arrivano degli attestati di stima (vedi anche sotto) per il dirigente: una lettera del “Gruppo genitori bambini con disabilità” dell’Istituto e l’apposizione di uno striscione fuori lo stesso Istituto (vedi foto) che parla da sé.