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DIRIGENTI SCOLASTICI SOTTO ATTACCO: USR VENETO FISSA CONFERENZA DI SERVIZIO NEL GIORNO DELLA TASK FORCE.

DIRIGENTI SCOLASTICI SOTTO ATTACCO: USR VENETO FISSA CONFERENZA DI SERVIZIO NEL GIORNO DELLA TASK FORCE.

Gli atteggiamenti e i comportamenti inaccettabili da parte di chi ricopre ruoli di responsabilità istituzionale superano ogni immaginazione!

Tali comportamenti si manifestano in molteplici forme anche quando alla base c’è una sola motivazione che li giustifica. Un esempio lampante si verifica con la convocazione del direttore generale dell’USR Veneto, il quale ha fissato per il 19 marzo prossimo alle ore 15:00 una conferenza di servizi con tutti i dirigenti scolastici regionali, per discutere il tema del bullismo. Fin qui nulla di straordinario, tutto regolare. Ma la convocazione, datata 3 marzo, arriva appena due giorni dopo che DIRIGENTISCUOLA  ha ufficialmente comunicato all’USR e alla Questura la manifestazione sindacale prevista per il 19 marzo, dalle ore 13:00 alle ore 15:00. Ed è qui che qualcosa non quadra.

La scelta di convocare una conferenza sul bullismo proprio nella stessa giornata di una manifestazione sindacale già programmata e annunciata da tempo non è solo una decisione logistica e temporale che complica la vita ai dirigenti scolastici, ma un comportamento “da bulli”, tanto per stare in tema, che appare come un chiaro disprezzo nei confronti dei diritti legittimi di chi è impegnato ogni giorno nella gestione delle scuole.

La sovrapposizione di questi due eventi, non solo così vicini nel tempo, ma anche nello spazio, risulta irrispettosa e antisindacale; un tentativo di basso profilo che mina l’esercizio di diritti fondamentali di partecipazione e protesta.

Il tentativo di minare  la possibilità per i dirigenti scolastici di partecipare alla manifestazione sindacale e di esprimere il proprio dissenso, in un modo che dovrebbe essere garantito dalla Costituzione, è inaccettabile. Pertanto, DIRIGENTISCUOLA , attraverso una formale diffida, chiede che la conferenza venga riprogrammata a una data successiva, affinché la categoria possa esercitare liberamente il proprio diritto di manifestare senza ostacoli, come previsto dalla legge, senza che tale diritto venga in qualche modo limitato da politiche che, in modo chiaro, sembrano voler intimidire.

Inoltre, alla luce di quanto accaduto, si rafforza la nostra convinzione e i motivi che ci hanno spinto a mobilitare la nostra Task Force. Siamo sempre più convinti che alcuni uffici periferici del Ministero mirino, attraverso pratiche scorrette, a scoraggiare, intimidire e mettere sotto pressione, in modo indegno, coloro che si occupano con impegno e dedizione delle difficoltà quotidiane della scuola. La prassi del copia-incolla nelle contestazioni disciplinari, l’assenza di una valutazione adeguata e l’applicazione di una responsabilità oggettiva che contrasta con i principi giuridici fondamentali, non solo danneggiano i singoli, ma minano gravemente la fiducia nel sistema educativo.

La decisione del Direttore generale di convocare i dirigenti scolastici in tempi e luoghi così ravvicinati alla nostra protesta non fa che rafforzare le nostre convinzioni, e ci conferma che siamo nel giusto nella nostra mobilitazione.

“Questa è la cifra dei personaggi con i quali abbiamo a che fare! – sentenzia il Presidente Fratta – . A queste provocazioni la categoria reagirà con più forza e determinazione partecipando in massa alla manifestazione del 19 sotto l’USR per dire basta al terrorismo psicologico. La storia si ripete. Allorquando proclamammo la disobbedienza civile contro il portfolio arrivarono perfino minacce di …iscrizioni nel libro nero; scese in campo perfino la presidente dell’INDIRE. Invece di lasciarsi intimidire la categoria reagì. Ben il 33%  DISUBBIDI’ e il caravanserraglio  naufragò miseramente. Anche questa volta la categoria reagirà compatta e decisa per dire BASTA a procedimenti disciplinari illegittimi e terroristici”

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