Il Segretario nazionale di Dirigentiscuola Attilio Fratta ha incontrato le senatrici Bianca Laura Granato e Danila De Lucia, rispettivamente segretario e componente della VII Commissione permanente Istruzione pubblica e beni culturali, per illustrare lo stato di emergenza in cui vive la scuola italiana ed in particolare la situazione di disagio dei dirigenti scolastici.
Ecco in sintesi la relazione del Segretario nazionale Fratta accompagnato anche dal Segretario regionale del Lazio Antonio Volpe.
“Vi ringraziamo per la vostra disponibilità. Come tanti italiani abbiamo creduto nella volontà del cambiamento. Il cambiamento, come disse già qualche anno fa il Vice Ministro Di Maio, sintetizzando in poche parole un intero trattato di sociologia, non può essere attuato da chi ha determinato le situazioni che necessitano un cambiamento. Chi ha rubato ed è corrotto può mai approvare leggi contro i corrotti? Nel caso che ci occupa, chi ha ridotto a rango di pezzenti i dirigenti scolastici, di certo non può recuperare la dignità degli stessi e della scuola italiana.
La situazione è così grave che non bastano i documenti che oggi vi consegnamo per averne contezza. Al massimo possono dare una idea. Occorre un incontro, possibilmente allargato anche ai componenti delle commissioni cultura e lavoro, per poter permetterci di illustrare i problemi più urgenti ed emergenti che lo scorso anno hanno indotto la categoria a un sit-in di ben 5 giorni, con sciopero della fame e della sete davanti al MIUR. Il Ministro pro-tempore Fedeli organizzò immediatamente dei tavoli tecnici che, dopo mesi di lavoro, non hanno prodotto niente, anzi hanno peggiorato la situazione, a dimostrazione della validità del concetto di CAMBIAMENTO!
La categoria è esasperata e pronta a scendere anche in piazza se non vede, non dico un cambiamento immediato, ma almeno il SEGNALE e la VOLONTA’ di cambiare e rendere giustizia a una categoria che ha il compito di formare le future generazioni.
Con riserva di approfondimento posso sintetizzare in tre filoni le emergenze:
1- RETRIBUZIONE. Se date un’occhiata alla tabella del confronto delle responsabilità dei dirigenti di pari fascia, (attenzione: redatta nel 2014…oggi la situazione è notevolmente peggiorata), si percepirà immediatamente la gravità: i dirigenti scolastici hanno almeno il quintuplo delle responsabilità e carico di lavoro degli altri dirigenti di pari fascia, ma percepiscono meno della metà del loro stipendio. Cosa ancora più grave è che negli anni la situazione è peggiorata. Colleghi della mia generazione percepiscono uno stipendio che supera i 3.000 euro, quelli entrati dopo il 2001 arrivano a stento a 2.500: effetto gambero. E questo perchè SOLO AI DIRIGENTI SCOLASTICI non è riconosciuta la RIA. Allineare le retribuzioni è il minimo. In realtà bisognerebbe capovolgere la situazione: se i dirigenti di pari fascia percepiscono oltre 5.000 euro al mese, senza o con poche responsabilità e competenze, un dirigente scolastico dovrebbe percepire almeno il doppio. Il perchè la situazione sia capovolta è molto complessa da spiegare oggi e sarò ben lieto di affrontarla in un successivo incontro.
2- MOLESTIE BUROCRATICHE. Nel tavolo SEMPLIFICAZIONE lo stesso MIUR ha quantificato in ben 53 quelle che abbiamo definito “molestie burocratiche”: pratiche inutili che servono solo a giustificare l’esistenza e lo stipendio di burocratici e nullafacenti. Nell’ultimo incontro del TAVOLO SEMPLIFICAZIONE l’Amministrazione si era impegnata, entro settembre del 2017, a ridurle drasticamente come da intesa con le OO.SS. Non se ne è saputo più niente. Avrò sollecitato decine di volte il Dr. Rocco Pinneri, vice Capo Gabinetto e responsabile delle relazioni sindacali, fino a quando, non potendo più inventare scuse, è stato costretto a dirmi chi remava contro.
3- SICUREZZA. Anche al tavolo SICUREZZA il problema è stato ampiamente discusso. Occorre urgentemente modificare, ovvero applicare il Dl.vo 81. Il dirigente scolastico non può essere responsabile della sicurezza degli edifici scolastici la cui proprietà è degli enti locali che hanno anche la responsabilità della manutenzione. Peraltro non hanno neanche i fondi per farlo! Ciononostante è responsabile di tutto. La recente sentenza della Cassazione, sul caso di Pinerolo è emblematica. Il dirigente e l’RSPP sono stati condannati perchè NON HANNO CHIUSO LE SCUOLE in presenza di evidenti pericoli. Non è bastato segnalare, denunciare ecc…
Se i dirigenti devono arrivare a questo lo faranno. Di certo non possono continuare a essere condannati… pur di assicurare un servizio alla Nazione. Al tavolo sicurezza abbiamo presentato documenti e proposte. Ho anche insistentemente chiesto e detto alla Fedeli che non si poteva e non si può aspettare il normale iter legis per le modifiche che andavano fatte, in applicazione del D.L.vo 81 subito dopo l’entrata in vigore dello stesso, ossia dal 2008: sono passati 10 anni! La Costituzione prevede uno strumento per le emergenze: il decreto legge usato e abusato anche per problemi non urgenti. Così come il governo ha varato il decreto DIGNITA’ potrà e dovrà varare il DECRETO DIGNITA’ BIS!
4- INCONTRO CON IL MINISTRO BUSSETTI. Francamente non riesco a capire come mai il nuovo Ministro non avverta la necessità e il bisogno di incontrare i rappresentanti delle OO.SS. rappresentative. Tra l’altro non solo noi ma tutte le OO.SS. ne hanno fatto richiesta e sollecito. Solo per paragone: la Fedeli appena insediata sentì il BISOGNO di conoscerci e ci INVITO’ ad un incontro. Personalmente gli ho scritto e ho sollecitato pubblicando entrambe le missive sul sito dell’associazione. A oggi nessuna risposta. Il Gabinetto ha, invece, convocato per le ore 10 del 17 luglio u.s. tutte le OO.SS. di area per i contributi INPS perchè, altro sconcio, molti non possono andare in pensione perchè non si trovano i contributi!!!
Le senatrici dopo aver ascoltato con grande attenzione e partecipazione la relazione della delegazione Dirigentiscuola guidata da Attilio Fratta e Antonio Volpe dopo aver chiesto alcuni chiarimenti si sono impegnate ad esaminare tutta la documentazione presentata in vista di un successivo incontro di lavoro al Senato subito dopo le ferie di agosto.