1) le retribuzioni di posizioni e di risultato, parte variabile;
2) l’indennità di reggenza anche da quattro anni;
3) l’esatta retribuzione di posizione e di risultato corrispondente alla fascia di posizione delle istituzioni scolastiche.
“Non volevo credere alle mie orecchie – commenta il segretario della DIRIGENTISCUOLA Attilio Fratta – quando i dirigenti presenti agli incontri, segnalavano le citate omissioni. Quanto segnalato è così grave che non ho esitato un solo secondo a inoltrare formale diffida al D.G. dell’USR e, per conoscenza, al Capo di Gabinetto del Ministro Giannini e ai Capi dipartimento del Miur. Difficile comprendere le motivazioni di tale grave omissione e del silenzio delle OO.SS., cosiddette rappresentative”.
DIRIGENTISCUOLA mette a disposizione dei colleghi della Sardegna la propria struttura e il proprio ufficio legale per intraprendere tutte le azioni possibili per indurre l’Amministrazione a corrispondere il dovuto agli “scippati”.
Gli interessati possono, sin da ora, segnalare la loro posizione personale, rispetto alle fattispecie enunciate nella diffida allegata, via mail al Segretario Regionale Giannetto Cadau: segr.sardegna@dirigentiscuola.org
DIRIGENTISCUOLA fornirà tutte le indicazioni necessarie per le azioni legali da intraprendere, comunicando sin da ora il gratuito patrocinio.
Ancora una volta, dopo l’Abruzzo e la Calabria, a tutelare la categoria è solo ed esclusivamente DIRIGENTISCUOLA. A problema risolto, ci attendiamo, come già successo per le citare regioni, che altre OO.SS., oggi evidentemente conniventi e colpevolmente silenti, se ne attribuiscano la paternità salendo sul comodo carro dei vincitori.
In entrambe le regioni, subito dopo gli interventi di DIRIGENTISCUOLA, le silenti e conniventi OO.SS. hanno gridato allo scandalo, organizzato assemblee sindacali, fatto “ammuina” proclamandosi paladini della categoria e, infine, anche la ciliegina sulla torta della cosiddetta O.S. più rappresentativa, che, pur di essere credibile e dimostrare interesse verso la categoria, ha annnciato perfino un ricorso al TAR.
Direbbe il Tonino nazionale, ma che c’azzezza il TAR? Saremo proprio curiosi di conoscere la decisione del TAR …. sempre che ci sia stato veramente un ricorso al TAR!!
Oltre che non tutelare i colleghi si offende anche la loro intelligenza, il che è ancora più grave!