DIRIGENTISCUOLA comunica al MIM e ai propri Soci che non parteciperà all’incontro fissato per domani, 21 giugno 2024, sulle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche.

La decisione rappresenta una forma di protesta per i motivi già espressi  nella nota inviata in data 19 giugno u.s. e precedenti, che riguardano le modalità di conduzione del tavolo negoziale da parte dell’amministrazione.

“Riteniamo che non vi siano le condizioni per una partecipazione produttiva, preso atto delle determinazioni già assunte da parte dell’amministrazione. Spiace constatare che non vi è reale apertura alle diverse posizioni delle parti coinvolte, non solo di quelle assunte dal nostro sindacato, ma anche delle altre quattro sigle sindacali, contrarie al risultato. Spiace ancor di più notare che le regole del Contratto vengono per l’ennesima volta disattese” afferma il Presidente Fratta.

Dopo la proposta di una sigla sindacale, bocciata da cinque sindacati rappresentavi, il MIM domani ne illustrerà una nuova che altro non è che una rielaborazione della precedente e dei medesimi criteri che non rispecchiano in modo adeguato la reale situazione delle scuole. Vi è da aggiungere che la proiezione delle scuole per il 24-25 è frutto di un rimaneggiamento che continua ad “appiattire” la maggioranza delle scuole sulla seconda fascia, restringendo la prima e allargando la terza.  I criteri sono stati costruiti per produrre il risultato che ne verrà fuori, mentre sarebbe stato opportuno ragionare in senso contrario e cioè partire dagli elementi qualitativi e quantitativi che rendono complessa una scuola.

I limiti e le criticità sono evidenti in un sistema di criteri dove l’assegnazione di fascia all’istituzione scolastica sarà data da una rigidità di distribuzione che non renderà merito alle scuole ad alta complessità. Privilegio per pochi, punizione per molti, un indice di medietà per il 69% delle scuole italiane la cui complessità reale sarà minimizzata: questo il risultato che contestiamo e che non vogliamo avallare.

Le fasce devono essere cambiate, lo diciamo da un anno. Dopo la fretta dello scorso anno, occorreva pensarci per tempo. Tanto vale rinviare al prossimo e lasciare le cose come stanno, attendere la conclusione del processo di dimensionamento e poi procedere in modo definitivo, per come era stato detto inizialmente dal Dr. Greco.

Alla nostra decisione di non partecipare aggiungiamo i comportamenti poco trasparenti da parte dell’Amministrazione stessa che compromettono la fiducia e la serietà del percorso negoziale, dovute a una categoria di lavoratori che regge il sistema educativo e d’istruzione dell’intero Paese, dopo anni di grande impegno lavorativo.

La nostra correttezza e lealtà nei confronti della categoria rimangono immutate anche se oggi abbiamo deciso  di infrangere le “regole” di riservatezza tanto care al MIM, riproponendo la trasposizione numerica delle proposte, partendo dalla situazione di quest’anno per finire a quella anticipata alle OO.SS. e che, domani dopo la riunione, il MIM stesso ha intenzione di decretare per un futuro assai lungo.

 E delle regole di riservatezza infrante ce ne assumiamo la piena responsabilità al contrario di altri che amano il favore delle tenebre.

COM’È STATO NEL 23-24

COME SARÀ NEL 24-25 A INVARIANZA DI CRITERI E PUNTEGGI

COME SAREBBE STATO NEL 24-25 A VARIANZA DI CRITERI E PUNTEGGI CON LA PROPOSTA DEL GIORNO 29 MAGGIO

COME SARÀ   NEL 24-25 NELLE INTENZIONI DEL MIM IL 21 GIUGNO A VARIANZA DI CRITERI E PUNTEGGI *

*punteggi e criteri non corrispondenti a quelli dell’anno in corso.

** Calcolo MIM