Le Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera sono impegnate con lo svolgimento delle audizioni preliminari dell’esame del DDL di bilancio 2024 (A.S. 926), deferito in sede referente prima dell’esame in Aula che si svolgerà nella settimana dal 4 al 7 dicembre pp.vv.
In data odierna, dalle 10.30 alle 11.30, sono state audite la CODIRP, la CIDA e DIRIGENTISCUOLA – Di.S.Conf., unica ad essere rappresentata non solo come sigla confederata CODIRP – di cui il Presidente Fratta è anche Segretario generale aggiunto – , ma anche come sigla autonoma. Nell’occasione, come annunciato in un precedente comunicato, sono state illustrate le richieste emendative presentate.
È stato riproposto per l’ennesima volta il faticoso percorso compiuto dalla dirigenza scolastica nel perseguire l’obiettivo di raggiungere la perequazione retributiva con le altre dirigenze di pari fascia, battaglia che sembrò trovare punto fermo negli impegni assunti dal Governo nel 2017 e nel conseguente allineamento retributivo della sola retribuzione di posizione parte fissa. Blandi, ma non satisfattivi, passi avanti sono stati compiuti con la stipula del CIN sulle fasce nazionali avvenuta alla fine dello scorso maggio, essendosi in parte perequata anche la parte variabile che rischia, comunque, un ritorno alla pregressa situazione, non essendo stati previsti, al momento, stanziamenti strutturali. Per non parlare della retribuzione di risultato, cui resta ancora da metter mano: questa, in sintesi, la situazione presentata da DIRIGENTISCUOLA alle Commissioni parlamentari, con la contestuale richiesta di prevedere i necessari stanziamenti per riequilibrare, in maniera permanente e definitiva, la posizione retributiva dei dirigenti scolastici a quella dei colleghi di pari fascia. Presupposto, questo, per sedersi ai tavoli con le risorse necessarie al rinnovo di ben due tornate contrattuali, il CCNL 2019/2021 ed il CCNL 2022/2024.
Le richieste per il mantenimento dei livelli retributivi di cui al CCNI 2023 e per le risorse necessarie al compimento del processo perequativo in sede di rinnovo del CCNL sono, poi, state accompagnate da un’ulteriore proposta di emendamento, finalizzata ad ottenere, a beneficio dei dirigenti dell’Area Istruzione e Ricerca, una maggiorazione in misura doppia dell’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale di cui al cosiddetto Decreto Anticipi.
Nella ferma convinzione che il giusto riconoscimento economico sia un elemento imprescindibile per la riconquista della dignità sociale e professionale della dirigenza scolastica, DIRIGENTISCUOLA continua tenacemente a fare pressing sulle istituzioni, sia a livello nazionale che europeo; dopo aver lanciato petizioni e sensibilizzato alla questione i Ministeri dell’Economia e della Pubblica Amministrazione, fino ad arrivare a coinvolgere il Capo dello Stato, si è rivolta al Comitato Europeo dei diritti sociali, innanzi al quale è tuttora pendente un reclamo per l’accertamento del diritto alla perequazione retributiva dei dirigenti scolastici.
Chiosa il Presidente Fratta: “A fronte del muro innalzato dalle Istituzioni sull’impossibilità di ulteriori sforzi economici rispetto a quanto già previsto per la manovra finanziaria, rispondiamo con una provocazione: i dirigenti scolastici devono essere retribuiti almeno quanto gli altri, avendo un carico di lavoro ben più pesante rispetto ad altre figure dirigenziali. Non siamo più disposti ad accettare banali e scontate risposte sull’assenza dei fondi necessari: dal quantum stanziato va comunque riservata, prioritariamente, una quota per il processo perequativo, è solo questione di volontà politica. Dopo questa “riserva”, si potrà tranquillamente procedere ad una spartizione per i rinnovi degli altri CC.NN.LL…basta con i NO alla dirigenza scolastica!”
In allegato il documento presentato per l’audizione davanti alle Commissioni parlamentari.
