DIRIGENTISCUOLA comunica che, a seguito della convocazione ricevuta per l’incontro di domani 30 ottobre, non parteciperà alla riunione prevista.
Nella lettera inviata al MIM le motivazioni che stanno alla base della decisione sindacale.
Nonostante sia stata richiesta per tempo, la documentazione necessaria per affrontare in modo adeguato i temi all’ordine del giorno non è stata trasmessa, violando esplicite previsioni contrattuali. Senza informazioni dettagliate, ogni discussione risulta superficiale e inefficace, così com’è risultata tale quella del 10 ottobre u.s.
A fronte degli errori pregressi dell’Amministrazione sulla quantificazione del FUN 24/25, a meno di 24 ore dall’incontro, non è dato ancora conoscere la base di calcolo per la determinazione della posizione di parte variabile della retribuzione dei dirigenti scolastici. Non è dato, ancora, di sapere con quali risorse certe si dovrà procedere alla sottoscrizione del CIN 23/24 da cui dipende la retribuzione di risultato legata ancora per l’anno in questione al meccanismo della fasce di complessità.
E’ fondamentale ribadire che la contrattazione nazionale integrativa sul FUN in realtà non è stata avviata, contrariamente a quanto indicato nell’ordine del giorno, il quale prevede erroneamente la “Prosecuzione contrattazione nazionale FUN 2024/2025“. Tale affermazione non solo è infondata, ma offende l’intelligenza dei partecipanti.
Analogamente, riguardo al secondo punto dell’ordine del giorno – Sistema di valutazione della dirigenza scolastica– facciamo presente che non parteciperemo ad una discussione fondata sul nulla, rilevando anche in questo caso la totale assenza di un supporto documentale che non verrà fuori neanche domani, considerato che l’emanazione del decreto da parte del Ministro, da cui far partire la discussione, non è ancora avvenuta.
In queste condizioni, riteniamo che l’incontro non possa avere luogo. Pertanto, chiediamo formalmente il rinvio della convocazione e la trasmissione della documentazione necessaria. Inoltre, proponiamo di riorganizzare il tavolo con incontri separati per ciascun tema.
Riteniamo che i tavoli negoziali si siano trasformati in una mera formalità, un modo per dimostrare un interesse che, nei fatti, non esiste.
È inaccettabile che il nostro impegno e quello dei dirigenti scolastici venga utilizzato per dare l’illusione di un dialogo costruttivo, quando in realtà ci troviamo di fronte ad un muro di “omertà istituzionale”, cui mai si è assistito in più di mezzo secolo.