La TASK-FORCE, istituita nel 2019 per contrastare gli ingiusti attacchi che i dirigenti scolastici sono costretti a subire sul luogo di lavoro, è pronta ad intervenire se il ministero dell’istruzione e del merito non dà riscontro alla precise richieste su due vicende emblematiche che hanno riguardato due nostre colleghe in servizio in Emilia Romagna.
Con una lettera indirizzata al Ministro (in calce), DIRIGENTISCUOLA denuncia pubblicamente una serie di comportamenti inaccettabili agiti dall’USR Emilia Romagna nella persona del D.G. e confida nella volontà dei vertici dell’Amministrazione di fare piena luce su quanto segnalato.
La prima vicenda conclusa dalla Corte di Cassazione a favore della collega. La Suprema Corte ha decretato, con effetto retroattivo, l’immediata reintegrazione della ricorrente nei ruoli della dirigenza scolastica e l’obbligato conferimento di un incarico. Inoltre, l’Amministrazione è stata condannata a pagare circa 20.000 euro di spese legali. L’USR Emilia Romagna continua a ritardare l’esecuzione di una sentenza della corte di Cassazione. DIRIGENTISCUOLA chiede, non solo l’immediata esecuzione della sentenza a favore della collega Ds, ma anche l’individuazione dei responsabili che hanno cagionato danno al singolo e all’intera pubblica amministrazione.
La seconda questione riguarda una collega sanzionata due volte in un anno per lo stesso nucleo fattuale. La sospensione dal servizio, motivata da un presunto “grave danno d’immagine all’Amministrazione”, è stata posticipata di 45 giorni, fino al 1 luglio 2024, presumibilmente per permetterle di gestire le operazioni di fine anno scolastico. Tuttavia, il provvedimento manca di una motivazione chiara, risultando arbitrario e privo di fondamento legale o contrattuale. Anche in questo caso l’USR Emilia Romagna non esegue una sentenza del Giudice del lavoro che impone all’amministrazione di mettere a disposizione la documentazione integrale già negata all’interessata e con pregiudizio del suo pieno diritto di difesa.
Sia nell’uno che nell’altro caso assistiamo a veri e propri abusi perpetrati a danno della categoria che non possono più essere tollerati e per i quali è essenziale che venga ristabilita l’equità e l’applicazione imparziale della legge.
“DIRIGENTISCUOLA continuerà a monitorare attentamente entrambe le situazioni, garantendo supporto legale e professionale ai propri soci e non soci. Come accaduto di recente anche in Lazio e Calabria, situazioni assai spinose si sono risolte con il nostro intervento, che abbiamo assicurato anche se i colleghi non risultavano iscritti alla nostra associazione. Circostanze del genere sono assai frequenti sul territorio nazionale. Gli Uffici scolastici attivano azioni ispettive a carico dei dirigenti scolastici in presenza di segnalazioni anonime e conducono procedimenti disciplinari in totale spregio delle regole contrattuali. Si arriva anche a non porre in esecuzione le sentenze e nessuno degli uffici periferici paga mai anche per comportamenti palesemente persecutori. Ci aspettiamo che stavolta l’azione ispettiva sia attivata sulla base della nostra lettera di denuncia, circostanziata, documentata e firmata. È ora di invertire la tendenza.“ dichiara Attilio Fratta.